Che trionfo 6 italiani sul podio

Che trionfo, 6 italiani sul podio Motomondiale ad Assen: nella 125 e nella 250 en plein dei nostri piloti Che trionfo, 6 italiani sul podio Nella500 Scbwantz all'ospedale, 1° Criville ASSEN. Al dominio italiano di piloti e moto nelle cilindrate inferiori, tutti aspettavano di poter aggiungere il «colpaccio» della Cagiva. Lawson e Barros hanno dimostrato in effetti di aver trovato un'ottima competitività, ma ad Assen è mancato il successo finale. Nel tentativo di passare il leader Schwantz, Lawson lo ha costretto a una manovra forzata e la Suzuki ha sbalzato di sella il texano, finendo in mezzo alla pista e causando anche la caduta del californiano. Lawson si è allontanato di corsa, mentre Schwantz è stato soccorso con la barella e portato all'ospedale, dove i medici gli hanno riscontrato la lussazione dell'anca sinistra e rimesso in sesto la frattura con lussazione del polso sinistro. Anche il pilota della Suzuki sarà quindi costretto a rinunciare alle prossime due corse e dovrà dare l'addio al Mondiale: con Doohan all'ospedale (nove viti nella gamba destra), sembra che tutto giri a favore di Rainey, che sta completando in California la convalescenza. In un festival di cadute, ne ha approfittato Alex Criville per cogliere la sua prima vittoria sconfiggendo il giovane brasiliano Barros. Se i fratelli Castiglioni, titolari della Cagiva, non sono accorsi ad Assen dopo il risultato delle prove, Ivano Beggio dell'Aprilia è volato in Olanda per festeggia- re un ottimo risultato: Pierfrancesco Chili gli ha dato infatti la soddisfazione che attendeva, vincendo la gara delle 250. «Quando Biaggi ha preso il largo - ha raccontato Chili - ho pensato a rincorrerlo e mi sono accorto che Cadalora faticava a tenere il nostro ritmo. Ho capito che era l'attacco buono e non ho compreso il motivo per cui Max ha chiuso il gas costringendomi a una brusca manovra per evitarlo. Una volta in testa, ho tirato per mantenere il vantaggio su Luca e giocarmi poi la vittoria con il mio compagno di squadra, ma Biaggi, ad un certo punto, non c'era più e ho guardato in giro se era caduto, prima di accorgermi che aveva rotto». «Sono stato proprio sfortuna¬ to - ha spiegato Biaggi - perché ero più veloce di tutti e potevo raccogliere la prima vittoria. Invece il motore si è spento in rettilineo e a me non è restato che rientrare ai boxes». Pur essendo arrivato secondo, sul podio non era troppo soddisfatto nemmeno Luca Cadalora: «E se devo essere onesto, meritavo solo un terzo posto, ma la rottura di Biaggi mi ha favorito. Il mio team deve lavorare perché il motore della Honda non ha la stessa potenza massima dell'Aprilia e a Chili è bastato controllarmi. Cosicché ho pensato solo al campionato ed ad incamerare punti». A fine gara era abbastanza contento Loris Reggiani, che è finito terzo dopo che nelle prove aveva rotto motori a ripetizione. E per gli amanti dello spettacolo mozzafiato, ancora una corsa delle 125 da far rizzare i capelli: ha vinto Gianola con una Honda privata e ora è seriamente candidato alla conquista del titolo. Casanova era nerissimo dopo essere rientrato ai boxes: passato in rettilineo, il pilota di Cervia ha provato a replicare in staccata, ma impostando la curva la ruota posteriore ha perso aderenza ed è caduto. Fausto Gresini ha terminato in seconda posizione un'ottima gara festeggiando la firma del contratto che lo legherà al team Pileri anche nella prossima stagione. Marco Nicolini Chili (foto) • sull'Aprilia ha preceduto nella 250 Cadalora e Reggiani

Luoghi citati: Assen, California, Cervia, Olanda