Le imprese non hanno scorciatoie

Le imprese non hanno scorciatoie Le imprese non hanno scorciatoie GENTILE Direttore, Le chiedo ospitalità per esprimere, sulla bozza programmatica predisposta dal presidente del Consiglio incaricato, Giuliano Amato, l'opinione di un imprenditore e il senso di meraviglia per alcune reazioni o silenzi che l'accompagnano. Mi riferisco, naturalmente, alla parte economica: la più vicina al mio mestiere. E' confortante constatare che nel documento vi è là tiétta percezione dell'esigenza i di una tempestiva azione di risanamento economico: ili grado di dare un reale segnale ai mercati, italiano e internazionale, affinché venga dissipato il clima di attese negative. Ed è altrettanto confortante l'affermazione che il processo di risanamento non può permettersi di indebolire ancora la capacità produttiva e, quindi, le prospettive economiche del Paese. Certo, vi sono passaggi particolari che suscitano perplessità; ed altri contornati da indeterminatezze. Difficile, però, negare la presa di posizione fondamentale: la necessità di uno sforzo coerente per ridare, e con urgenza, credibilità alla politica economica del Paese, di fronte ai cittadini ed ai partners europei. Vi è una diffusa tendenza, nel mondo politico, a fuggire da responsabilità che comportano decisioni serie, forse impopolari. Gli imprenditori, nel loro mestiere, non possono certo praticare questo atteggiamento: gestiscono le loro aziende nei tempi buoni ed in quelli cattivi. Le nostre Associazioni di categoria si sono sempre astenute dal prendere posizione su schieramenti politici e formule di governo. Una tradizione da rispettare. Peraltro, è doveroso che si sottolinei la gravità della situazione: non può più essere affrontata a livello di singole aziende; essa costituisce ormai un problema di politica economica nazionale. Il groviglio di rifiuti e prevenzioni di fronte alle proposte dell'on. Amato non può che preoccupare l'imprenditore; esso delinea una mancanza di coraggio, tanto più grave in quanto nessuno sa o dice che cosa potrebbe accadere dopo un fallimento di questo tentativo. Si pensa, forse, che portare la situazione al punto di provocare nuove elezioni renderebbe più facile la soluzione dei problemi, che nel frattempo saranno inevitabilmente cresciuti? Non esistono scorciatoie, eventi risolutivi. Si tratta di impiegare volontà e responsabilità per cercare di irrobustire una proposta di governo che, a detta di molti, nasce debole, ma può essere rafforzata dalla lucida coscienza della situazione. Bruno Rambaudi presidente Unione Industriale di Torino

Persone citate: Bruno Rambaudi, Giuliano Amato

Luoghi citati: Torino