«Viaggiare aiuta a capire gli altri» di Maria Teresa Martinengo

«Viaggiare aiuta a capire gli altri» A Sestriere convegno su Chiesa e turismo «Viaggiare aiuta a capire gli altri» «Oggi è necessaria una nuova "impaginazione" del mondo e il turismo ha la forza per contribuire a realizzarla: può farci sentire un solo popolo, appartenenti a un'unica razza, legati a una sola sorte». A mons. Ersilio Tonini, l'arcivescovo emerito di Ravenna familiare a milioni di italiani attraverso la televisione e che della tivù e degli altri moderni strumenti «provocatori di realtà» sente fortemente il potere «formativo», non poteva sfuggire l'importanza del fenomeno turistico. In una Sestriere avvolta da nebbie e nubi, ha proposto le sue riflessioni alla seconda giornata del convegno «Chiesa e turismo in Europa. Nuove vie per l'evangelizzazione», organizzato dalla Diocesi di Susa. «Con Maastricht, l'Europa - ha detto il prelato - è di fronte a un futuro carico di promesse, e tuttavia indefinito. Lo scenario è sempre più quello della mondializzazione di eventi e problemi, della trasmigrazione in massa di popoli sofferenti, della scienza che apre prospettive fino a ieri incredibili, ma anche preoccu- panti. E la Chiesa sente l'arrivo di un tempo nuovo, in cui l'umanità ha bisogno di ritrovare se stessa. Per questo il Papa parla dell'esigenza di una nuova evangelizzazione, della necessità di dialogare con i più giovani». In questo quadro affascinante e inquietante di relazioni e scontri tra civiltà diverse «prende forma - dice mons. Tonini - il turismo come preparazione, come riconciliazione, come recupero della testimonianza, come miglioramento della vita e della comprensione tra nazioni». Ma come realizzare obiettivi di tanto ampio respiro? Il dibattito seguito alle riflessioni di mons. Tonini - avviato da un quesito del vescovo di Ivrea, Bettazzi, sull'individuaziQne di tecniche pastorali nuove - ha posto in evidenza alcune linee di intervento. Tra queste: inserire il turismo come fenomeno reale nei piani pastorali delle Chiese locali; dare grande rilievo ai valori, ai contenuti sociali, religiosi e promozionali del turismo come via di evangelizzazione. Questo aspetto è stato ripreso dal ministro Guido Bodrato nella tavola rotonda pomeridiana, coordinata da Mario Berardi: «La costruzione dell'Europa è condizionata dalla preoccupazione economica influenzata dal liberismo: per immettervi i valori della dottrina sociale della Chiesa occorre potenziare le presenze associative cattoliche che fanno turismo in modo aperto e alternativo. Oggi esso si concretizza in nuove forme: eventi sportivi, fiere, celebrazioni storiche che muovono milioni di persone. Grande è quindi la responsabilità di chi organizza questi appuntamenti». Tuttavia, la strada verso un turismo formativo e non mortificante è ancora lunga. «E' un fenomeno - ha detto Angelo Detragiache dell'Università di Torino - che va educato affinché esprima la sua potenzialità positiva». Un fenomeno che deve trovare la sua etica per non lasciarsi dietro, nei Paesi più poveri, una scia di miseria anche morale. Quei «mostri viventi di prostituzione che si trovano in Oriente», ad esempio, di cui ha parlato mons. Pierre Calimé, segretario episcopale per i Migranti. In occasione del convegno, che si conclude domani, l'assessore regionale al turismo Daniele Cantore ha convocato stamane i sindaci dei Comuni interessati ai Mondiali di sci del '97. Maria Teresa Martinengo

Persone citate: Angelo Detragiache, Bettazzi, Daniele Cantore, Ersilio Tonini, Guido Bodrato, Mario Berardi, Pierre Calimé, Tonini

Luoghi citati: Europa, Ivrea, Ravenna, Sestriere, Susa