L'Italia conquista l'accesso al girone finale delle qualificazioni olimpiche: da lunedì gioca a Saragozza

Ci pensa Riva a far svanire l'incubo Lettonia BASKET L'Italia conuista l'accesso al irone finale delle ualificazioniolimiche: da lunedì gioca a Saragozza i f i lib i Ci pensa Riva a far svanire l'incubo Lettonia Gli azzurri soffrono per sei minuti, poi la sfida diventa facile GRANADA DAL NOSTRO INVIATO Dura soltanto pochi minuti la paura di un terribile scherzo, di una Corea ccstistica che avrebbe potuto sbarrarci la porta delle Olimpiadi per la seconda volta consecutiva. Ma tra Italia e Lettonia non poteva esserci storia: troppa la differenza di classe collettiva, troppo pochi gli uomini validi tra i baltici. E il ritmo degli azzurri, ricchi di cambi (un'arma da non sottovalutare e che potrà venirci utile in futuro, anche contro quintetti inizialmente superiori), ha presto stroncato i lettoni, infilati di prepotenza, costretti a dosare le forze per non andare a picco. Italia a Saragozza, dunque, e con 2 punti di buon auspicio, conquistati contro i nostri compagni di viaggio di Israele: un bottino che dovrebbe crescere nelle prime due giornate, lunedì e martedì, quando affronteremo nell'ordine sloveni e cechi. E col morale tornato saldo, si potrà rivaleggiare anche contro mostri sacri come Kukoc e Petrovic. A dare il là alla vittoria azzurra è stato ancora uno splendido Antonello Riva, il primo a reagire dopo lo stentato avvìo in cui l'importanza della posta in palio sembrava aver paralizzato le Il vescovo sudafricano Tutu minaccia una crociata antiolimpica se le lotte razziali nel suo Paese continuano: inutile andare ai Giochi fingendo una fratellanza che non c'è. Quelli dell'atletica, alle Mauritius per gli African Games, sono sfuggiti agli anatemi. Contro i nuotatori, il vescovo invece ha emesso delle bolle. braccia di Gentile e Pittis. Era stato quello il momento migliore della Lettonia, capace di un parziale di 10-2 che la portava al massimo vantaggio (13-18 al 6'30"): erano Melnik, roccioso pivot che vinceva il duello fisico con Rusconi, e Mouijnex, una minicontrofigura del canturino Mannion, a dettar legge. Ma peccava di presunzione il vecchio Valters e i suoi errori aprivano la strada al nostro contropiede, poi ci pensava Riva che infilava cinque bombe consecutive che mortificavano la zona tentata dai baltici per risparmiare fiato e falli. Con un parziale di 14-2 in 3' (27-20 al 10') ormai la partita si era incanalata sui binari giusti. Rispondevano bene alle chiamate gli uomini della panchina, da Brunamonti, sempre saggio in regìa, a Costa, e l'Italia toccava il massimo vantaggio al 16'30" sul 48-31. E se la Lettonia non affondava era soltanto merito di Melnik, che dimostrava di avere anche una buona mano dal raggio di tre-quattro metri. Gamba insisteva anche nella ripresa sul quintetto titolare (Gentile, Riva, Pittis, Bosa e Rusconi), alternava la marcatura individuale a molta zona adattata, e Riva continuava il suo show da distanze sempre crescenti (31 punti alla fine), mentre Bosa si meritava ampiamente le 48 ore di libertà che il et gli ha concesso oggi per volare a Cantù a vedere il secondogenito, nato quattro giorni fa. Serata poco felice invece per Rusconi, che i noti guai fisici hanno menomato in un combattimento che pareva fatto per i suoi muscoli e la sua grinta. E mentre Pittis alla lunga ha cancellato il ricordo delle paure iniziali, Gentile non è uscito dall'anonimato, poco felice al tiro e con bagliori troppo fiochi quando doveva illuminare il gioco. Meglio di lui il vecchio Bruna- monti, nonostante qualche linea di febbre: ma col capitano in campo il contropiede è schizzato sempre puntuale, il gioco è scivolato senza sbavature nè rallentamenti e il bolognese si è concesso anche il lusso di rivaleggiare con Riva nel tiro pesante. Da ricordare anche il buon gregariato di Coldebella e Costa, attivo a rimbalzo, mentre Niccolai è sembrato patire il paragone con il mostruoso Riva che abbiamo visto ieri sera. Guido Ercole Antonello Riva, autore di 31 punti è stato il trascinatore dell'Italia nell'ultima partita di qualificazione del torneo preolimpico a Granada