Olivetti trova l'amico americano di Francesco Bullo

Olivetti trova l'amico americano Nelle casse della Cir arriveranno dagli Usa 350 miliardi in due anni al prezzo di 8500 lire per azione Olivetti trova l'amico americano Digital entra con il 10% nel gruppo di Ivrea IVREA DAL NOSTRO INVIATO La Digital Equipment Corporation, colosso americano dell'informatica, è sbarcato ad Ivrea ed acquisterà il 10% delle azioni Olivetti. La notizia, dopo i silenzi e le smentite della vigilia, è stata data ieri alle 11,30 da Carlo De Benedetti agli azionisti, riuniti per'approvare il bilancio '91. Con consumata abilità di regista l'Ingegnere l'ha presa alla lontana, ha tracciato il difficile scenario economico mondiale, ripercorso la burrascosa fase di transizione del settore incominciata nella seconda metà degli Anni 80, sottolineato l'obiettivo strategico della società di rispondere alla sfida del mercato negli Anni 90 «caratterizzandosi come un'azienda innovativa». Poi si è soffermato su un cavallo di battaglia,la, pqlit^ca di alleanze internazionali condotta dall'Oh-, vetti per oliré'uh decennio. Ma la «notìzia», è arrivata solo un'ora e mezzo più tardi, quando si sono spente le note di «Così fan tutte» usate come colonna sonora del video su «Olivetti week» e non pochi pensavano che le anticipazioni dei giornali fossero una «bufala». «Sono lieto di annunciarvi che è stato concluso nella tarda serata di giovedì e firmato stamattina, un accordo strategico tra Olivetti e Digital ha esordito De Benedetti -, abbiamo chiesto alla Consob la sospensione dei titoli Olivetti, Cir e Cofide per la giornata di oggi, affinché sia disponibile a tutti parità di informazione». E ha proseguito leggendo le tre pagine fitte del comunicato congiunto: «Digital ed Olivetti hanno annunciato oggi un'importante alleanza che consentirà all'Olivetti di estendere la propria offerta di sistemi per l'utilizzo della tecnologia Alfa Risc. Digital ha an¬ che raggiunto un accordo con Cir per l'acquisto di una quota azionaria di Olivetti». Questi i termini dell'operazione. Digital acquisterà dai partecipanti del sindacato Olivetti 20 milioni 250 mila azioni ordinarie Olivetti (4,03% del capitale), per un corrispettivo di 172 miliardi e 125 milioni («Il passaggio si concluderà tra un mese, un mese e mezzo - ha spiegato il figlio dell'Ingegnere, Rodolfo - al prezzo di 8500 lire per azione, appena ottenute le autorizzazioni dell'Antitrust americano»). Dai partecipanti del sindacato Digital acquisterà un altro 4,03%, per lo stesso corrispettivo, entro la fine del 1994, mentre si procurerà sul mercato entro il giugno '93 ulteriori 9,5 milioni di ordinarie Olivetti (1,89%). Improvvisandosi giornalista, ha poi letto le dichiarazioni del presidente-fondatore di Digital, Kenneth H. Olsen («toyestire in Olivetti riflette la nostra profonda convinzióne che una comune strategia tecnologica crei significativi vantaggi per i clienti di entrambi i gruppi e testimonia la determinazione di essere leader nello sviluppo degli standard di mercato»), quelle del presidente della Digital Europea, Pier Carlo Falotti (candidato «naturale» alla prima delle due poltrone nel consiglio di amministrazione Olivetti), e si è autointervistato sottolineando tra l'altro che «la Cir manterrà la partecipazione di maggioranza del capitale Olivetti, in coerenza con l'impegno a lungo termine nella gestione della società». Il contratto tra i due partner ha la durata di 5 anni, ma c'è l'impegno a rinnovarlo e comunque la quota Digital non supererà il 10%. Nessun take-over in vista, dunque: tutt'al più l'ingresso del colosso Usa nel «sindacato» Olivetti. Quando l'operazione con la Digital sarà conclusa, la Cir avrà ti 38,1%, le altre quote sindacate rappresenteranno il 5,1%, alla Dee andrà il 10%, il restante al mercato. Al termine è stato integrato il consiglio di amministrazione, lasciandone intatti scadenza e numero, con Ariberto Mignoli, già consulente legale dell'Olivetti, e Alberto Pirelli, vicepresidente della Pirelli. Soddisfatta l'assemblea dei soci («bel colpo», «il solito re Mida» sono stati i commenti) e soddisfatti anche i sindacati di categoria. Per Di Maulo (Uilm) l'intesa «è da iscrivere tra i fatti positivi», mentre Cesare Damiano (Fiom) parla di «novità importante» ricordando che «da molto tempo il sindacato sostiene l'opportunità di intese tra le industrie italiane strategiche e partner di livello internazionale per garantire una reale competitività sui mercati globali». Francesco Bullo QUOTE DEI CAPITALE ORDINARIO • OLIVETTI

Luoghi citati: Ivrea, Usa