Canino svela un Brahms geloso di Giorgio Pestelli

Canino svela un Brahms geloso Si conclude stasera a San Martino Alfieri l'Itinerario Martini & Rossi Canino svela un Brahms geloso Finissimo concerto in casa Radicati-Schumann PASSERANO. Al crocevia del dominio dei Savoia, dei marchesi del Monferrato e del Comune di Asti, conteso da guarnigioni spagnole e francesi, il Castello di Passerano è cresciuto fra Medioevo, Rinascimento e Barocco in un complesso centrale e maestoso che tiene aggregate sotto di sé come una chioccia altre costruzioni minori; del concetto antico del fortilizio, restano i contrafforti che piombano giù dalle fiancate esterne e la salita finale che le auto devono artigliare innestando la prima. I fedeli, sempre più numerosi, del Quarto Itinerario Martini & Rossi nelle Dimore Storiche, non potevano trovare in tutto il Piemonte, anzi in tutta Italia, un luogo più propizio di questo per ascoltare Bruno Canino suonare musiche di Schumann e Brahms: non si tratta solo del romanticismo di vecchi castelli, mura crestate e verdi rampicanti, ma del legame matrimoniale fra un con- te Radicati, discendente dell'antico feudo, e l'ultima figlia di Schumann, Julie; nozze che pare abbiano adombrato Brahms, anche lui incline alla fanciulla, al punto da contribuire a rendere così introverso quel capolavoro sommo della «Rapsodia» Op. 53 («Ho composto un canto nuziale per la contessa Schumann», scriverà con ironia Brahms al suo editore). E così, come geni del luogo, Schumann e Brahms hanno scortato gli ospiti in una affettuosa saletta, tutta lucente di affreschi e decorazioni, traversata al fondo dalla grande ala nera del pianoforte a coda. Canino ha incominciato a rappresentarci Schumann con quei «Pezzi Notturni» Op. 23 che i pianisti lasciano troppo da parte, un po' perché finiscono in pianissimo, un po' per la stravaganza di alcune formulazioni: massime il primo brano che sempre sconcerta il pubblico con il suo tono di marcia, di ronda nottur¬ na. Finissimo musicista, di quelli che reagiscono immediatamente all'ambiente, Canino ha sciolto il mistero notturno di queste pagine con vivi sprazzi di luce, rintracciandone la fisionomia con la sapienza del tocco ma senza distoglierle dal loro mistero. Dopo due «Novellette», ha fatto ascoltare il Brahms delle Variazioni Op. 9 devotamente intessute su un tema di Schumann: un'esecuzione attentissima alla fraterna musicalità dei due grandi romantici, ora sovrapposti, ora disgiunti nella ìiarticolarità del loro lessico. Poi «Papillons» Op. 2, e fuori programma il «Sogno» dalle «Scene dei fanciulli», canto, quasi inno votivo, della musica domestica, della musica attorno al camino. La conclusione questa sera al Castello Alfieri di San Martino con musiche di Bach suonate dal liutista Jakob Lindberg. Giorgio Pestelli

Luoghi citati: Comune Di Asti, Italia, Monferrato, Piemonte, San Martino Alfieri