Cena di lavoro con il ministro ultrà di F.gal

Cena di lavoro con il ministro ultràCena di lavoro con il ministro ultrà // danese indossava una sciarpa bianca e rossa LISBONA DAL NOSTRO INVIATO La clamorosa vittoria della Danimarca agli europei di calcio ha alleviato per un pò le preoccupazioni del capo della diplomazia di Copenaghen, Uffe Elleman-Jensen, e ha suscitato malumori nella delegazione tedesca. «Questo dimostra che i piccoli stati possono vincere», ha commentato il ministro degli esteri danese dopo la conquista del titolo. Il collega tedesco, Klaus Kinkel, avrebbe dovuto guardare la partita insieme a lui, ma ha mancato l'appuntamento. «Forse presagiva il risultato», ha osservato ironicamente un funzionario danese. Trattenuto dal protrarsi dei colloqui del vertice, Elleman-Jensen non ha potuto vedere in diretta il primo gol della Danimarca. Ma quando a soli dieci minuti dalla fine Vilfoit ha raddoppiato, il ministro degli Esteri si è lanciato in una vera e propria manifestazione di gioia da stadio. Il suo entusiasmo era chiaro fin da quando era arrivato alla cena di lavoro con una sciarpa con i colori della nazionale danese. # * * Nel Centro Culturale di Belém, la futuristica piramide monca opera dell'architetto italiano Vittorio Gregotti dove il Portogallo ha ospitato il suo primo vertice Cee, si sono riversate 3500 persone fra uomini di governo, funzionari e giornalisti. Il vertice, per il quale le autorità di Lisbona hanno deciso un cordone sanitario che in pratica ha bloccato tutta la zona attorno al celebre monastero dei Gerosolimitani, fino al Tago e al palazzo presidenziale di Mario Soares, ha messo a dura prova tutti gli organismi pubblici portoghesi. Le ambasciate in tutta Europa sono state quasi svuotate e i diplomatici riportati a Lisbona, i principali hotel precettati. Nel gioco dei numeri vanno citati 2 mila linee telefoniche, 15 mila pasti, 2500 bottiglie (di vino, si presume). Il particolare delle bottiglie è curioso, perché la presidenza ha deciso che in certe ore, ai ministri e ai capi di governo, non siano serviti alcolici. * * # Senza particolare fantasia il menù di ieri per i leader europei. I nomi più altisonanti sono stati per i/vini: Tapada de Chaves 1989, Quinta do Coto Grande Escolha 1985, Porto Borges 1980. Per il resto, nulla di sconvolgente se non per la bontà: pernice alle noci, medaglioni d'aragosta, frutta secca. Ma di grande fantasia, nel senso del brivido che provoca, appare il nome del dipartimento governativo che si è occupato della cucina, e cioè dei controlli per evitare che nessuno fosse avvelenato. Le aragoste, infatti, sono state controllate ad ima ad una dagli esperti della Direcgao Central do Combate ao Banditismo. * * * Tram che passa, poliziotto che trovi. Per tutta la durata del vertice Cee, visto che non c'era¬ no alternative di percorso per i vecchi tram di Lisbona che passano fra il nuovo Centro di Belém e il monastero dei Jeronimos, è stato deciso che un poliziotto affianchi il manovratore per tutto il percorso fra i due edifici. Sale, passa in rassegna i passeggeri e, convinto che non ci siano mitra e bombe a bordo, si colloca in posizione strategica per evitare - si suppone - qualsiasi attentato all'arma bianca. Nella prima giornata non ci sono stati allarmi. • * » Duemila giornalisti, quattromila fotocolor. Non delle bellezze nazionali, ma del premier Anibai Cavaco Silva e del ministro degli Esteri Joao De Deus Pinheiro. Ciascuno le ha avute nella cartella stampa, belle foto lucide e piene di colore. E molti - ma con una netta preferenza per Pinheiro - le hanno incollate davanti ai loro posti di lavoro. E' un promettente esordio dei due politici come muse ispiratrici. [f.gaL]

Persone citate: Cavaco Silva, Chaves, Coto, Jensen, Joao De Deus Pinheiro, Klaus Kinkel, Mario Soares, Pinheiro, Vittorio Gregotti

Luoghi citati: Copenaghen, Danimarca, Europa, Lisbona, Porto Borges, Portogallo