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Foggia, sindaco in cella binetto, acquirente di una delle mansarde, con l'aiuto del sindaco, avrebbe esercitato pressioni su Dembech, per modificare il rapporto. La cattura di sindaco e capo di gabinetto arriva a un mese dall'arresto di 5 fra tecnici comunali e costruttori, coinvolti nell'inchiesta su abusi edilizi compiuti dalla commissione comunale. Verile, andreottiano, sindaco di Foggia dall'agosto del '90, si era dimesso, con alcuni assessori della giunta dcpsdi-pli, due giorni fa e poi si era presentato ai magistrati, sentendosi sospettato: la Finanza lo ha arrestato nel proprio ufficio, al Comune. De Finis, pubblicista e dirigente sindacale, è stato bloccato mentre scendeva dalla propria abitazione in via Tugini, proprio quella mansarda di Palazzo Zammarano su cui si è appuntata l'attenzione della magistratura. Con lo scioglimento del Consiglio, che appare inevitabile, subisce una brusca frenata la redazione del nuovo piano regolatore. AnnaLangone Foggia, sindaco in cella Nei guai anche un funzionario per le mansarde d'oro in centro FOGGIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il sindaco di Foggia, Domenico Verile, 50 anni, de, ed il capo di gabinetto del Comune, Michele De Finis, 40, sono stati arrestati ieri pomeriggio con l'accusa di abuso in atti di ufficio a fini patrimoniali. Dietro allo scarno verbale della Finanza, che ha eseguito gli arresti emessi dal gip Simonetta D'Alessandro (dietro richiesta dei sostituti Giovanni Carofiglio e Costanza Cea, titolari dell'inchiesta su presunti illeciti edilizi) una vicenda partita 6 mesi fa. A quell'epoca risale il sopralluogo, compiuto dai vigili urbani, ad un palazzo di 7 piani sorto in pieno centro e costruito dall'impresa di Luigi Zammarano. Dal rapporto emerse la difformità dell'edificio dal progetto approvato dalla commissione edilizia: in particolare, l'ultimo piano destinato a locali di sgombero era stato trasformato in mansarde, vendute a più di 2 milioni al metro quadro. A questo punto il reato: il capo di ga¬