Orlando di Marcello Sorgi

Orlando Orlando «La priorità non è chiara» EGREGIO direttore, l'editoriale di Marcello Sorgi pubblicato il 25 giugno, nel dare la notizia del voto di fiducia preannunciato da Mario Segni titola: «Per il patto è l'ora della verità». Per il patto è l'ora della verità, è vero. Il patto referendario è stato inteso come uno strumento di sollecitazione forte per avviare finalmente una seria riforma della politica, a partire dalla riforma elettorale; di questo progetto la salvaguardia della celebrazione dei referendum il prossimo anno e l'elezione diretta del sindaco sono elementi essenziali. Un governo che non ponesse chiari e prioritari questi punti nel proprio programma non potrebbe ottenere la fiducia dei sottoscrittori del patto, e ciò a prescindere dalla posizione assunta dai partiti di rispettiva appartenenza. Ma se i contenuti del patto sono essenziali per i suoi sottoscrittori, essi non appaiono essenziali nella bozza programmatica del presidente incaricato che (per altro correttamente) ricorda essere le riforme elettorali di competenza del Parlamento e non del governo. Anche a superare le ambiguità delle espressioni usate, vi è un dato certamente incontestabile: la fiducia ad un governo può essere negata anche per una sola proposta errata (è stata questa la nostra volontà di sottoscrittori del patto), ma non può essere concessa (meno che mai imposta) soltanto perché il programma contiene o perché non smentisce apertamente una proposta. Leoluca Orlando Leader della Rete LOld Leoluca Orlando leader della Rete

Persone citate: Leoluca Orlando, Mario Segni