Centrale meteo vìa dalla pista

Centrale meteo vìa dalla pista Caselle, vola un'altra polemica Centrale meteo vìa dalla pista Gli attcrraggi degli aerei a Caselle rischiano di diventare meno sicuri perché si vuole spostare la centrale meteorologica? Lo spostamento sarebbe in contrasto con le norme internazionali sul rilevamento al suolo dei dati meteo da trasmettere agli aerei in arrivo. Sono gli operatori dell'«Azienda autonoma di assistenza al volo» a protestare contro questo progetto, imposto dalla sede di Roma. A Caselle la centrale meteorologica è situata nel punto ottimale: è sul lato Est, a 150 metri dall'asse della pista di atterraggio. Ma improvvisamente Roma ha deciso di trsferirla nell'attuale torre di controllo, che tra 6 mesi sarà abbandonata per quella nuova. Dicono gli operatori meteo: «E' un errore. I dati rilevati in altezza non sono analoghi a quelli che si riscontrano al suolo. Ne va di mezzo la sicurezza negli attcrraggi. Specialmente in caso di nebbia o di possibile gelo sulla pista». E domandano: «Perché spostare la stazione mete» nella torre di controllo vecchia, quando tra poco entrerà in funzione quella nuova? Soltanto per il collegamento di cavi si spenderanno 50 milioni». Anche gli addetti al controllo del traffico aereo hanno molti dubbi su questa decisione. «Noi - spiegano i tecnici meteo - per ascoltare i tuoni di un temporale dobbiamo tenere le finestre aperte. Loro per essere collegati con gli aerei in fase di atterraggio devono tenerle chiuse». I tecnici di Caselle non riescono a spiegarsi questa scelta, anche perché di notte l'osser¬ vazione dei fenomeni meteorologici dalla torre è disturbata dalla illuminazione artificiale. «In più il ridotto spazio metterà in difficoltà i colleghi del controllo del traffico, settore molto delicato». Rimane un altro aspetto. Ogni mezz'ora devono essere rilevati i dati sulle condizioni del tempo. Così gli operatori dovranno salire e scendere in continuazione per i rilievi al suolo. Tutto sarebbe più semplice se la stazione rimanesse nel punto attuale, che è ottimale, come indicato dalla «Organizzazione mondiale della meteorologia». Di questa vicenda sono stati informati i sindacati di categoria, il ministro dei Trasporti ed la prefettura. Gli operatori di Caselle chiedono che vengano rispettate le norme di sicurezza: «Noi sosteniamo che come operatività, logistica, sicurezza ed economicità, questa operazione è la peggiore». Insistono per un arbitrato dell'Aeronautica militare su questo delicato problema. «Secondo noi dietro a questa operazione potrebbe esserci una progettata riduzione degli organici». A Caselle oltre al problema della stazione meteo, c'è anche quello degli strumenti inutilizzati da 4 anni, di proprietà dell'Azienda di assistenza al volo. «Si trovano al piano terra della torre di controllo e fanno parte del costoso sistema globale "Mara". Ci sono sensori e unità di calcolo, che non hanno quasi mai funzionato per difetti diversi. Tutti soldi buttati». Giuliano Delfini Contro la decisione di trasferire l'impianto nella vecchia torre di controllo si sono schierati gli addetti all'assistenza al volo: «Si tratta di un'iniziativa assurda»

Persone citate: Giuliano Delfini

Luoghi citati: Roma