« Quante banalità nei temi»

« Quante banalità nei temi» E gli studenti dell'istituto S. Teresa devono dare gli esami due volte « Quante banalità nei temi» Iprimi commenti dai docenti della maturità Gli esami di maturità sono entrati nella fase che ha per protagonisti i docenti. Tutti gli assenti sono stati sostituiti (503 su 1400) ed è possibile quindi cominciare a correggere i compiti scritti. Alcune commissioni, ieri, si sono concesse una pausa per la festività patronale. La maggioranza si è messa al lavoro, fra questi c'è chi si è lamentato: «Saremo troppo stanchi per valutare serenamente». Tutti devono chiudere le correzioni non prima di tre giorni e non dopo cinque dalla fine delle prove scritte, per dare poi inizio ai colloqui. E' presto per dire come si delinea l'andamento degli esami, il responso deve restare segreto, fino al giudizio finale che verrà rapportato al livello medio della classe. Tuttavia qualcosa filtra: «Non si deve sapere chi ha parlato». Prova di italiano. Svolgimenti un po' banali per dire del con¬ fronto tra società povera e società opulenta, per il commento alla frase di Rubbia (i più scelti negli istituti tecnici commerciali e industriali) al Sella, al Guarini, al Pininfarina, all'Ottavo industriale, all'Avogadro, al Sommeiller. Il livello non si solleva neppure nei licei classici e scientifici, dove la scelta è caduta anche sul tema letterario o su quello storico. Qualche eccezione in positivo sembra offrire l'argomento specifico per i licei classici (rapporto tra messaggio scritto e orale) e per gli istituti magistrali (disagio giovanile). I commissari hanno riportato l'impressione che i ragazzi abbiano evitato di esporsi, nel timore di essere giudicati per le opinioni. Intanto c'è chi gli esami li sta affrontando per la seconda volta in pochi giorni: sono i 75 candidati per l'idoneità commerciale e linguistica che si erano iscritti al S. Teresa d'Avi- la legalmente riconosciuto. Ieri hanno ricominciato daccapo al Russell, al Burgo, al Virgilio. L'istituto potrebbe non riaprire i battenti il prossimo anno, anche se continua a raccogliere iscrizioni. Gli studenti giudicati idonei non potrebbero frequentare, come impone la legge, lì dove hanno sostenuto le prove. Il provveditore De Rosa: «Il ministero ci ha dato comunicazione soltanto il 19 giugno». Il primo dirigente Paolo Jennaco rassicura: «Nessun problema per chi sta facendo la maturità, perché le commissioni sono statali. Né per chi finora ha frequentato il S. Teresa: l'idoneità, se raggiunta, sarà valida anche per altre scuole». Le famiglie avevano pagato 700 mila lire per quell'esame: «Il S. Teresa dovrà pagare la quota alla scuola statale, 50 mila lire, il resto lo restituirà». Maria Valabrega

Persone citate: Avogadro, De Rosa, Guarini, Maria Valabrega, Paolo Jennaco, Pininfarina, Rubbia