Edifici sicuri: 112 miliardi

Edifici sicuri: 112 miliardi Edifici sicuri: 112 miliardi E' il primo passo per scuole e alloggi Sembravano «carbonari», ieri, nel Palazzo comunale svuotato dalla festa di San Giovanni. In realtà i due vicesindaci con sette assessori stavano lavorando per varare un piano di sicurezza del patrimonio municipale che martedì prossimo sarà presentato al sindaco e alla giunta al completo. L'incontro è incominciato alle 9,30 e tre ore dopo i nove hanno stabilito che per quest'anno lo stanziamento sarà di 112 miliardi. Tra i quali 30 per gli edifici scolastici; 16 per il restauro di alloggi comunali; 14 per i fabbricati; 12 esclusivamente per rinnovare gli impianti elettrici che risultano a rischio; 10 per le strutture sportive; 9 per la manutenzione del suolo pubblico (vie, corsi e piazze); 5 per il verde; 4 per la segnaletica stradale. Per completare il piano, che dovrà portare alla messa a norma dei 1700 stabili e degli 11 mila alloggi del Comune, sarebbero necessari altri 500 miliardi. «Li stanzieremo - ha spiegato l'assessore al Bilancio Prowisiero - nei prossimi 5 anni, stipulando mutui annuali di 100 miliardi». Per arrivare all'accordo sui 112 miliardi (ai quali Prowisiero ha aggiunto 53 miliardi che la Città deve all'Atm per ripianarle parte del deficit di 150 miliardi), i vicesindaci Pizzetti e Marzano, gli assessori Prowisiero, Deorsola, Bonadio, Lerro, Matteoli, Dondona e Galasso hanno discusso a lungo: i progetti già pronti, in grado di rendere subito sicuro metà del patrimonio cittadino, richiederebbero un investimento di oltre 300 miliardi. «Troppo - ha detto Prowisiero poiché un prestito bancario per quella cifra (all'interesse del 17 per cento) costerebbe 51 miliardi l'anno senza considerare le rate di rientro del capitale». L'operazione «Patrimonio sicuro» sarebbe ben più onerosa: per mettere tutto a norma - come abbiamo detto - ci vorrebbero 600 miliardi e il Comune non ha soldi. «Se non vogliamo andare in rosso con il bilancio ed entrare in una sorta di amministrazione controllata dallo Stato - ammonisce l'assessore - dovremo centellinare anche sulle passività derivanti dai mutui». Ma alcuni interventi sono urgentissimi. Tanto più che l'amministrazione si sente sul collo il «soffio pesante» degli avvisi di garanzia che, ad ogni trasgressione verificata o denunciata, arrivano puntuali a questo o quell'assessore, a dirigenti, funzionari e tecnici. Di qui l'analisi e il dibattito di ieri. Dai 300 miliardi iniziali si è scesi a poco più di 200, poi visto che la quota interessi (34 miliardi) era ancora alta, c'è stato un ulteriore taglio a 165 miliardi, dei quali 112, appunto, per la messa a norma del patrimonio e 53 per l'Atm. Per gli impianti sportivi, ad esempio, l'assessore Matteoli all'inizio chiedeva 23 miliardi, poi è sceso a 13 ed infine ne ha ottenuti 10. Adesso tocca alla giunta dire la parola definitiva: tanto più che martedì nell'ordine dei lavori proposto dal sindaco Giovanna Cattaneo ci sarà la sostituzio- ne dell'assessore all'Edilizia scolastica. Sergio Dèorsola, dimissionario, lascerà il «testimone» ad un altro de. Il nuovo responsabile del settore pareva dovesse essere Sebastiano Provvisiero, che, come assessore delle Finanze, avrebbe potuto seguire con maggior attenzione l'andamento dei restauri. «Ma adesso - osserva Prowisiero - il piano c'è. Tanto vale che l'Edilizia scolastica passi all'assessore all'Istruzione». Bracco, però, oltre all'Istruzione, ha Sanità e Assistenza, e non vorrebbe nuovi grattacapi. Lo «scaricabarile» continua. Giuseppe Sangiorgio C'è un piano per adeguare gli immobili «a rischio» L'assessore Sebastiano Prowisiero «Parte il piano di risanamento»