Comune in tilt sugli affitti di Giampiero Paviolo

Comune in tilt sugli affitti Nessuno sa chi sono i debitori che devono i 7 miliardi Comune in tilt sugli affitti Scoppia un caso politico sul «buco» Aperta un'indagine amministrativa Diventa politico il caso degli affitti non riscossi dal Comune. Ieri il pds ha inviato una interpellanza al sindaco, chiedendo la «immediata convocazione della commissione bilancio e un severo accertamento dei fatti e delle responsabilità». «Se quanto scritto da La Stampa è vero commenta il capogruppo Domenico Carpanini - avremo la conferma delle vergognose disfunzioni del Comune, già messe in evidenza dallo scandalo dei telefoni d'oro. Questa volta a pagare non devono essere soltanto i cittadini». Un'altra interrogazione arriva dal consigliere de Sergio Gaiotti: «Sono notizie quasi incredibili, continuiamo a fare figuracce di fronte ai cittadini». Incredibile o meno, il buco c'è, ed ammonta a 7 miliardi e 200 milioni. La conferma viene dalla relazione che Paolo Anselmo, dirigente del settore Patrimonio, ha inviato all'assessore Lerro. Un primo, sconsolato bilancio della situazione: «Non è ancora conoscibile il numero dei debitori né altri dati che costituiscono utili elementi di conoscenza, quali ad esempio l'ammontare dell'importo ripartito per esercizio di bilancio o la suddivisione degli inquilini per fasce di debito». Tradotto dal burocratese: conosciamo l'ammontare del credito, ma non sappiamo quando si è accumulato, né chi ci deve un milione e chi cento. Che cosa accadrà adesso? I filoni sono due. Innanzi tutto l'indagine amministrativa: l'ha promossa l'assessore Lerro «per comprendere come si è giunti a questa situazione e perché negli anni scorsi nessuno è intervenuto». Pare che lo stesso segretario generale, Francesco Incandela, abbia convocato i dirigenti dei settori interessati (il Patrimonio stipulava i contratti, ma l'esattore era la Ragioneria). A parte le sorprese che questi accertamenti potrebbero riservare, si pone anche il problema di riscuotere le somme dovute. Ed è per assolvere a questo compito che Anselmo ha chiesto l'invio di una task-force di cui fac- eia parte «un responsabile di ottavo livello, che possegga anche elementi giuridici di conoscenza e intervenga nella organizzazione e gestione del lavoro». Anche in questo caso cerchiamo di tradurre. Innanzi tutto serve un programma che consenta al cervellone della Ragioneria di fornire tutte le informazioni esistenti sui debitori; quindi gli impiegati dovranno abbinare questi dati ai contratti disponibili presso il Patrimonio (non basta sapere che il signor Rossi deve 10 milioni, è indispensabile trovare il contratto di affitto che giustifica il credito). Questa raffronto, altro particolare curioso, non può awe- nire elettronicamente, perché «non esiste un comun denominatore che consenta di collegare gli archivi esistenti nelle banche dati del Patrimonio e della Ragioneria». Conclusa l'operazione, s'inizierà la fase più delicata. Tutti gli inquilini morosi riceveranno una diffida di pagamento con un termine perentorio per provvedere. E' scontato che decine di persone, se non centinaia, si recheranno presso gli uffici per ottenere chiarimenti é precisazioni, proporre .di pagare a rate, segnalare errori. E dovranno trovare qualcuno in grado di fornire risposte. Superato questo scoglio, chi non paga sarà raggiunto da cartella esattoriale. Prima di giungere al pignoramento dei beni, è assai probabile che il Comune sia sommerso dai ricorsi. Ci vorrà tempo, dunque, per recuperare i 7 miliardi. «Questa vicenda dimostra che l'alienazione del nostro patrimonio è un passo obbligato, non siamo tagliati per fare i padroni di casa» sostiene l'assessore al Bilancio Sebastiano Prowisiero. E di «dismissioni» si parla da anni: 3000 appartamenti oggi gestiti dallo Iacp, decine di alloggi, negozi, box, chioschi, farmacie e perfino ville, amministrati dal Patrimonio. Ma nel libro delle vendite le pagine sono ancora bianche. Giampiero Paviolo L'assessore al Patrimonio Ricciotti Lerro (a lato): «Perché prima nessuno è intervenuto?» II capogruppo del pds Domenico Carpanini (a sinistra) ora accusa

Persone citate: Domenico Carpanini, Francesco Incandela, Lerro, Paolo Anselmo, Ricciotti Lerro, Sebastiano Prowisiero, Sergio Gaiotti