Blitz, recuperate le tele del 700 di Angelo Conti

Blitz, recuperate le tele del 700 Caccia ai ladri dell'abbazia Blitz, recuperate le tele del 700 Tele del '700, un prezioso tabernacolo ligneo del '600, mezza dozzina di artistiche cornici, preziosi paramenti sacri erano accatastati, sotto un mucchio di vecchie cassette, all'interno di un rudere al Parco della Colletta, alla confluenza fra il Po e la Dora. Li hanno recuperati i carabinieri della compagnia San Carlo, al termine di una complessa operazione che ha visto impegnati anche i militari di Moncalieri e quelli del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico di Roma. Le opere d'arte erano state rubate nella notte fra il 17 ed il 18 maggio scorsi all'abbazia cistercense di Casanova, un interessante esempio di gotico italiano, fondato dai benedettini nel 1137, che sorge nelle campagne fra Carmagnola e Poirino. I ladri si arrampicarono sulle impalcature, piazzate per restaurare il campanile, e attraverso la torre campanaria si introdussero nell'abbazia, approfittando anche di una polmonite che teneva il parroco a letto. Sparirono una ventina di porte lignee ma soprattutto i 15 dipinti che raffigurano la Via Crucis (attribuiti a Giovenale Bongiovanni), ognuno alto un metro e mezzo e pesante 20 chilogrammi. Sottratto anche il tabernacolo ligneo, che troneggiava sull'altare. Una piccola fortuna artistica, donata nel 1794 dalla Casa Savoia alla parrocchia di Santa Maria Assunta, che si era costituita nei pressi dell'abbazia. Le indagini, almeno all'inizio, non sono state facili. Poi i militari hanno trovato una traccia e l'hanno seguita con decisione. I ladri, sentendosi braccati, hanno commesso qualche errore, offrendo con troppa insistenza il materiale su un mercato sempre diffidente. Una delle persone con¬ tattate ha sentito odore di bruciato ed ha raccontato ai militari dove aveva visto il materiale in offerta. Gli uomini del tenente Zito sono così riusciti ad arrivare al primo nascondiglio, al parco Colletta, e poi - attraverso ulteriori indagini - anche ad un altro cascinale nella zona di Moncalieri e ad una cantina a Roma, nella zona dell'Aventino. Qui è stata recuperata gran parte della refurtiva: mancano all'appello soltanto alcuni pannelli lignei. Il parroco don Domenico Ferrerò, 6R anni,-;si.è presentato ieri nella •rMeTma^ctf'yìa Giulia di Barolo per ritirare la refurtiva recuperata: «Era stata una beffa. Dopo mille fatiche, eravamo riusciti a trovare i fondi per rifare il campanile ed il tetto, e per restaurare alcuni quadri. Bene, i ladri si erano introdotti in chiesa proprio grazie alle impalcature usate per i restauri, hanno camminato sul tetto appena rinforzato, impadronendosi anche di un quadro, la tela della Deposizione, che era stata appena restaurata». Secondo i carabinieri, ora ci sono discrete probabilità di arrivare ai ladri, che avrebbero agito pensando di trovare un mercato decisamente più favorevole. Da ieri pomeriggio parte della refurtiva è stata di nuovo collocata al suo posto. Fra pochi giorni arriveranno dalla capitale gli altri dipinti. Poi, mercoledì sera, solenne funzione religiosa, per i settecento parrocchiani della frazione. «Dobbiamo pure dire grazie a qualcuno», spiega don Ferrerò, che non ha mai perso la speranza e la fede nella Provvidenza. Angelo Conti I carabinieri con il parroco di Casanova: i tesori sono tornati

Persone citate: Casanova, Domenico Ferrerò, Giovenale Bongiovanni, Savoia, Zito

Luoghi citati: Barolo, Carmagnola, Moncalieri, Poirino, Roma