Per la festa sul Po folla freddo e code

Per la festa sul Po folla, freddo e code Serata di San Giovanni senza pioggia e vigili Per la festa sul Po folla, freddo e code Fa freddo ma non piove. Tanto basta, in questo giugno inclemente, perché i torinesi si riversino a decine di migliaia lungo il Po, tra i ponti di corso Vittorio Emanuele e della Gran Madre, per assistere all'evento-spettacolo che chiude la festa di San Giovanni. Non solo fuochi artificiali, quest'anno. C'è curiosità per vedere la seconda parte del progetto «Naumachia» intitolata «Principi, principesse e principii d'incendio», prodotta dalla Compagnia Granserraglio per la regia di Ricky Ferrerò. Uno spettacolo suggestivo, allestito con l'indispensabile collaborazione dei vigili del fuoco: torri di guerra galleggianti, otto figure alte tre metri che fanno evoluzionisul fiume, la lotta tra il Bene e il Male con mostri e cavalieri duellanti. E in sottofondo musiche intriganti e i fumi sprigionati dal monte dei Cappuccini. Lo spettacolo, iniziatosi alle 23, con mezz'ora di ritardo sul programma, lascia un po' perplessi nella prima parte. La gente si chiede «Tutto qui?». Poi prende quota ed esplode tra cascate di fuochi, rincorse e danze tra i protagonisti della favola rappresentata. Finisce tutto a.me^zan^tte, i^%J#|L rivolti àll'insù per gtraersi la gran conclusione pirotecnica. Ai Murazzi, la fei>ta era incominciata alle 18,30 con le prime regate sul Po. Già alle 20 i migliori posti di osservazione erano occupati. In corso Cairoli e sul lungo Po Diaz tantissima gente e la tipica atmosfera da sagra paesana: bancarelle con mercanzie di ogni genere, bibite e patatine a prezzi salatissimi e persino un'orchestrina per ingannare l'attesa. Fin qui la festa. Il rovescio della medaglia del San Giovanni '92 è il traffico del centro cittadino andato in tilt per almeno tre ore nonostante il prodigarsi dei 36 vigili urbani in servizio (anche se era stato proclamato uno sciopero che ieri ha interessato il 90% dell'organico), dei volontari della protezione civile e degli agenti della polizia stradale. L'ingor- So è diventato quasi inestricaile dopo l'ultimo botto. La chiusura della carreggiata centrale di corso Vittorio, tra via Madama Cristina e corso Massimo d'Azeglio, resasi necessaria in seguito allo scoppio di una tubatura dell'acquedotto, ha complicato ulteriormente una situazione già di per se stessa delicatissima, [r.con.] I clou della festa sul Po: lo spettacolo pirotecnico

Persone citate: Diaz, Ricky Ferrerò