Nel domani della Ford Fiesta un due tempi targato Orbital

Nel domani della Ford Fiesta un due tempi targato OrbitalTest in Inghilterra dell'inedito motore sperimentato anche dalla Fiat Nel domani della Ford Fiesta un due tempi targato Orbital COLCHESTER. Quatto quatto compare all'orizzonte il motore a due tempi. Un propulsore antico come l'auto e molto diffuso in campo motociclistico e nautico, ma finora poco apprezzato nel mondo delle quattro ruote per gli alti consumi, il funzionamento rumoroso e l'elevato livello di emissioni. Il mal esempio della tedesca Trabant insegna. Ma la società australiana Orbitai Engine Company, con un suo ingegnoso sistema di iniezione diretta ad aria compressa del carburante, ha ridato vita a questo tipo di motore, riuscendo ad annullare gli svantaggi, anzi trasformandoli in vantaggi, e a mantenere gli aspetti positivi, che sono tanti: leggerezza, compattezza, semplicità costruttiva, manutenzione ridotta al minimo. E adesso, appunto, grazie all'eccellente rendimento, consumi ed emissioni sono diventati minori rispetto al classico propulsore a quattro tempi. Prima di gridare al miracolo (insegnino le aspettative create dal Wankel e le successive delusioni) bisogna attendere che il sistema Orbitai dimostri tutta la sua validità, ma, intanto, molti costruttori stanno sperimentando il dispositivo, negli Usa (General Motors, ad esempio), in Giappone (Toyota, pare) e in Europa (Fiat, Ford e Jaguar, che punta su un sei cilin¬ dri ). La società australiana ha prodotto un 3 cilindri di 1200 ce che le Case analizzano e sviluppano, ma è bene precisare che ciascuna, probabilmente, realizzerà un «suo» due tempi, su misura per le proprie necessità, utilizzando il marchingegno ideato dalla Orbitai e coperto da brevetti. In tale fervore di attività, che ha coinvolto anche la Pininfari- na (la concept car Ethos presentata al Salone di Torino montava il 3 cilindri Orbitai, che, tra l'altro, per le sue ridotte dimensioni e il peso contenuto appare ideale per realizzare audaci design), la Ford Europa è stata la prima a pubblicizzare il suo impegno. In questi giorni la multinazionale europea di Detroit ha illustrato a Colchester, in Inghilterra, i suoi studi e* permesso di guidare alcuni prototipi: alcune Fiesta spinte da tale motore, dotato di catalizzatore ossidante, più semplice e meno costoso del trivalente. «Stiamo lavorando sull'Orbital da 4 anni - dicono in Ford, dove 24 specialisti si dedicano al progetto - e abbiamo ultimato un primo gruppo di 25 Fiesta presso il centro di Dagenham. In totale ne faremo 60, che dovranno percorrere alcuni milioni di chilometri per valutarne l'affidabilità in ogni condizione. Noi abbiamo fiducia, i test sono stati finora positivi, anche i consumi d'olio sono limitati, un litro per 5000 km, ma occorreranno almeno 3 anni prima che esca una Ford a due tempi». Le impressioni di guida? Eccellenti. Con 80 Cv a 5500 giri/1 ' ( +10% rispetto a un 4 tempi di analoga cilindrata) e una coppia massima di 125 Nm a 4000 giri ( + 14%), la velocità è di 160 km/h (da zero a 100 l'ora in 11" 1, da 50 a 100 in quarta in 13"): accelerazioni brillanti, elasticità formidabile (in quinta, da 1000 giri, si sale senza problemi). La «voce» è diversa, più aspra', ma la rumorosità,' più evidente al minimo, rimane modesta. Un oggetto interessante: se son rose, fioriranno. In Ford ci credono. E anche in Fiat: Torino sta sviluppando con l'Orbitai un due tempi altrettanto competitivo, (m. fé.) Nel disegno si nota il limitato ingombro del 3 cilindri Orbitai ( 1200 ce e 80 Cv) La Ford sta preparando 60 Fiesta per collaudare a fondo il nuovo propulsore

Persone citate: Quatto, Wankel

Luoghi citati: Detroit, Europa, Giappone, Inghilterra, Torino, Toyota, Usa