Roma decide di adottare seimila profughi croati di E. St.

Roma decide di adottare seimila profughi croati EX JUGOSLAVIA Saranno restaurate 4 caserme in Istria e Dalmazia Roma decide di adottare seimila profughi croati SPALATO. L'Italia «adotta» 6000 profughi croati, ma senza spostarli dalla propria terra. Nei prossimi tre mesi il governo italiano restaurerà a proprie spese quattro caserme in Dalmazia e Istria e vi ospiterà le famiglie sfollate. Ieri a Spalato il ministro per l'Immigrazione, Margherita Boniver e il viceprimo ministro croato, Mate Grame, hanno formalizzato l'accordo, mentre l'Italia si è impegnata a mantenere altri 1400 bosniaci che vivono a Postumia. Inoltre, si sta cercando di far arrivare aiuti ad altri 4000 sfollati, direttamente nella repubblica bosniaca. Intanto, la guerra in Bosnia non concede tregue. Ieri a Sarajevo una donna-medico è morta e tre infermiere sono rimaste ferite: l'autobus sul quale viaggiavano è stato colpito da un proiettile di mortaio. Sempre a Sarajevo, dopo un viaggio avventuroso, è arrivato ieri un convoglio dell'Onu con aiuti per la popolazione, sfibrata da un'altra nottata di combattimenti. La città è stata bersagliata dalle artiglierie e dai cannoni dei carri armati serbi. I combattimenti sono stati particolarmente violenti sulle alture che circondano la capitale bosniaca, ma infuriano anche nel resto della repubblica. Nonostante la guerra, però, migliaia di fedeli stanno raggiungendo Medjugorje, in Erzegovina, per celebrare sul luogo l'undicesimo anniversario dell'apparizione della Madonna. Inoltre, secondo Radio Belgrado, un Mig 21 croato sarebbe stato abbattuto mentre sorvolava le posizioni serbe sul versante bosniaco del confine. Infine, a Slavonski Brod, un centro croato al confine con la Bosnia, due razzi partiti dalle posizioni serbe hanno ucciso due bambini e ferito altre cinque persone. [e. st.]

Persone citate: Margherita Boniver, Mate Grame