La pioggia distrugge un pezzo di storia

La pioggia distrugge un pezzo di storia Interventi immediati per evitare ulteriori danni al borgo medievale nel Biellese La pioggia distrugge un pezzo di storia E' crollato il muro di cinta del Ricetto di Candelo BIELLA. Una decina di metri delle antiche mura del Ricetto di Candelo sono crollati aprendo uno squarcio nella cortina che cinge il borgo fortificato. La zona è stata transennata a scopo precauzionale e il Comune ha chiesto l'intervento della Sopraintendenza ai monumenti. Analoga iniziativa l'ha presa Italia Nostra. Causa del crollo sono state le erosioni provocate dalle piogge di questi giorni, ma gli studiosi e gli esponenti della cultura locale accusano l'amministrazione comunale di non aver saputo provvedere per tempo al consolidamento della struttura, che già in passato aveva dato segni di cedimento. Il crollo è avvenuto sul lato est: si è sgretolato il tratto compreso tra le due torri che si ergono sulla piana del torrente Cervo. Il rischio è che la frana si estenda, travolgendo appunto i torrioni. E' un segnale d'allarme che i vari enti preposti alla conservazione del patrimonio storico non possono ignorare. Troppe volte le crepe nelle mura e nelle torri del Ricetto sono state trascurate, con i risultati di queste ore: l'antica fortificazione ha esaurito ormai tutte le energie di cui l'avevano dotata. Ora è indispensabile riconsolidare fondazioni e cortine per scongiurare altri crolli. E dire che proprio alcuni giorni fa gli alpini di Candelo, cui sta particolarmente a cuore la conservazione del borgo fortificato, avevano segnalato la presenza di alcune crepe proprio nel tratto crollato. Si erano infatti impegnati a ripulire dalle erbacce la base delle mura e durante l'intervento non erano passati inosservati i primi segni del cedimento. Le insistenti piogge hanno fatto il resto. Il Ricetto di Candelo, un centrò a pochi chilometri da Biella, è la testimonianza di una delle più singolari forme di organizzazione difensiva che, se non fu esclusiva del Piemonte, trova nella regione gli esempi più significativi. Il Ricetto (la struttura attuale risale al 1300) è formato da una cinta munita di torri entro cui si allineano longitudinalmente rustiche casette.'Qui gli abitanti del paese, che sono sempre riusciti a sottrarre il borgo alle mire di più di un feudatario, si rifugiavano durante le ricorrenti invasioni. Affacciato sul ciglio di un gradone al fondo del quale scorre il Cervo, è una delle più suggestive documentazioni della civiltà contadina. Con¬ servato intatto sino ai giorni nostri, è stato scenario per numerosi film di cappa e spada (tra i più noti la versione televisiva de «La freccia nera»). Le mura del Ricetto come i bastioni di Urbino dunque? «Sono due situazioni purtroppo analoghe - dice Riccardo Rabaglio, esponente dell'Associazione amici del Ricetto - nel senso dell'incuria. Sono anni che segnaliamo la necessità di intervenire. L'abbiamo fatto recentemente, in primavera, poi il sopralluogo dei tecnici della Sopraintendenza aveva smentito le nostre preoccupazioni». E invece, in poche ore, l'acqua e la mancanza di un razionale piano di interventi, rischia di far breccia in quelle mura che hanno resistito per secoli ai capovolgimenti di fronte, alle alleanze fatte e disfatte da litigiosi principi. Aggiunge ancora Rabaglio: «Pericolo immediato non c'è, a condizione però che si intervenga immediatamente. Gran parte della cinta murararia è a rischio e va consolidata per evitare che altri tratti si sgretolino». E per evitare che la neo provincia di Biella perda, pezzo dopo pezzo, un patrimonio storico e culturale che ha pochi eguali in Italia e in Europa. Daniele Cabras I muro crollato al Ricetto di Candelo

Persone citate: Daniele Cabras I, Riccardo Rabaglio