Sebenico, granate sulla festa dei bimbi

Sebenico, granate sulla festa dei bimbi EX JUGOSLAVIA Bosnia in fiamme, si spara su Dubrovnik Sebenico, granate sulla festa dei bimbi ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Due esplosioni violente seguite dal macabro suono delle sirene dell'allarme generale. Il brutale risveglio domenicale degli abitanti di Sebenico ha cancellato la gioia della sera precedente, quando nella storica città dalmata era stato aperto il 32° Festival internazionale del bambino. Una granate, cadute con altre nove sui quartieri centrali, ha ucciso un vecchio. «Se il pubblico non può venire da noi, noi andremo da loro». Gli autori e poeti che partecipano alla tradizionale manifestazione culturale di Sebenico hanno deciso di recitare le loro opere nei rifugi. Malgrado il pericolo, in città sono state aperte tre mostre d'arte. «E' la nostra sfida alla violenza», spiegano le autorità cittadine. I combattimenti sono ripresi anche intorno a Dubrovnik. Dalle loro postazioni di Trebinje, nella vicina Erzegovina, i militari hanno cannoneggiato i quartieri periferici della perla dell'Adriatico, causando nuovi pesanti danni alle abitazioni. Malgrado la presenza dei caschi blu, il fuoco è stato riaperto anche nella Slavonia orientale. La guerra vera e propria divampa in Bosnia dov'è m corso la mobilitazione generale di tutti i riservisti della difesa territoriale. La tregua di 48 ore richiesta dalle forze di pace dell'Orni per liberare l'aeroporto di Sarajevo è stata violata come tutti i precedenti cessate il fuoco. «I serbi non intendono affatto abbandonare l'aeroporto», ha dichiarato il vicecomandante della difesa territoriale bosniaca. La capitale è in fiamme. Bruciano interi quartieri. Intanto a Belgrado continua lo sciopero degù studenti che chiedono le dimissioni del presidente serbo Milosevic. Il leader ha tentato di parlare con gli universitari, ma l'incontro è fallito. Oggi inizieranno a scioperare anche gli studenti di Novi Sad, capoluogo della Vqjvodina. Ingrid Badurina

Persone citate: Ingrid Badurina, Milosevic

Luoghi citati: Belgrado, Jugoslavia, Sarajevo, Slavonia, Zagabria