Amato spera di convertire La Malfa

Amato spera di convertire La Malfa Nuovo round per il Presidente incaricato, mentre Altissimo annuncia ricette amare e dolorose Amato spera di convertire La Malfa Domenica di riposo ad Ansedonia e passeggiata sulla spiaggia Domani il programma e giovedì la lista dei ministri a Scalfaro ROMA. Almeno ci stessero i repubblicani. Giuliano Amato ha trascorso una domenica rilassata nella sua villa di Ansedonia, facendo anche una lunga passeggiata sulla sabbiosa spiaggia della Feniglia, con quel rovello nella mente: come agganciare il partito di La Malfa per dare al suo governo un carattere diverso dal vecchio patto a quattro. Se ha un'idea in proposito, la spenderà oggi quando incontrerà a Montecitorio la delegazione del pri. Il presidente del Consiglio incaricato sa che nel partito dell'Edera ci sono forti pressioni per entrare al governo e conta di convincere La Malfa presentandogli una lista di impegni immediati per tagliare le spese dello Stato. Provvedimenti che, secondo il liberale Altissimo, saranno «ricette amare» e «dolorose misure» da proporre al Parlamento in alternativa alle elezioni anticipate. Amato incontrerà oggi anche la delegazione del pds, un partito di cui avrebbe voluto collaborazione e voti che, invece, non avrà. Ormai, è chiaro da chi il governo di Giuliano Amato potrà ottenere sicuramente la fiducia: dai soliti quattro dcpsi-psdi-pli, con l'aggiunta di Valdostani (uno alla Camera e uno al Senato) e Altoatesini (sei tra Camera e Senato). Rimane il dubbio sulle intenzioni pri, il quale potrebbe ottenere due importanti ministeri. Comunque, Amato non si ar- rende e insiste con tutti, sino a provocare reazioni di impazienza nel psi, dove vorrebbero che non si attardasse tanto a corteggiare il pds. «Fa bene Amato a ricercare con pazienza le maggiori convergenze possibili - diceva con tono velatamente critico, Giusy La Ganga. Questa politica servirà anche a distinguere chi davvero vuole contribuire ad una fase nuova della politica italiana da chi si considera appagato di avere indebolito vecchi equilibri». Per la verità, non pare che sia questo l'obbiettivo che vuole raggiungere Amato, il quale spera che il pds si «converta» strada facendo, dando il suo assenso ai disegni di legge del governo che troverà di suo gradimento. 11 pds potrà dare in aula «un contributo attivo e positivo», assicurava ieri il presidente dei senatori della Quercia, Chiarante, il quale escludeva che «si possa neanche immaginare una nostra partecipazione al governo». E' un governo spinto come un missile a due stadi, quello che ha in mente il presidente incaricato: il primo stadio deve dargli la spinta col ristretto voto di fiducia, ma la forza per entrare in orbita come un governo destinato a durare deve trovarla nei consensi che tenterà di conquistare successivamente. A parole, le disponibilità ci sarebbero. Il personaggio Amato raccoglie stima da tutti. Quel che i dubbiosi si domandano è se saprà navigare senza dipendere troppo dalla segreteria del suo partito. «Amato saprà imporre, anche con l'aiuto prezioso del presidente Scalfaro, una svolta di persone, di programmi, di moralità e di quadro politico, oppure sarà condizionato dalla vecchia nomenklatura e dalle vecchie logiche, in modo determinante?», gli chiede il Verde Rutelli, che lo incontrerà oggi con la delegazione dei suoi. A parte la ristretta fiducia, Amato potrebbe ottenere dagli altri risposte articolate. Qualcuno potrebbe astenersi sin da ora (i Verdi?). E i «no» prevedibili saranno dati da alcuni con attenta benevolenza (Pannella, Rete, pds, pri, Lega?) e da altri senza dar speranze (msi, rifondazione comunista). Su queste sfumature si giuoca il destino del governo nascituro. Conclusi oggi gli incontri con i partiti, Amato presenterà a tutti domani sera il programma elaborato tenendo conto dei suggerimenti raccolti in questi giorni. Mercoledì dovrebbe definire la sua squadra di ministri, sapendo ormai se i repubblicani e i Verdi ci stanno o no. Di suo vorrebbe inserire almeno cinque seri tecnici. Giovedì andrebbe a presentare la lista dei ministri al Capo dello Stato. Giuramento dei ministri in settimana e voto di fiducia la prossima. Alberto Rapisarda 1^ A fianco: Giuliano Amato A sinistra: Oscar Luigi Scalfaro SoftoiegretarMaurizio Sacconi [Esteri: [incorporcomunitarie]: Giulio Andreotti [deInterne: [incorpVincenzo Scotti [deDifesa: Claudio Virginio Rognoni [dPeste: Carmelo CMaurizio Pagani [pTrasporti: [incoAdolfo Battaglia [pPierterdlnando CasAgricoltura: GCarlo Fracanzanl [Industria: [inco[(?)]: Silvio Lega [Bilancia: Carlo [tecnico, area pli] Tesero: Mario MNino Andreatta [de Softoiegretario alla Presidenza: Maurizio Sacconi [psi] Esteri: [incorpora Immigrazione e Politiche comunitarie]: Giulio Andreotti [de] Ciriaco De Mita [de] Presidenza: Giuliano Amato [psi] Interne: [incorpora Protezione civile]: Vincenzo Scotti [de] Difesa: Claudio Martelli [psi] Virginio Rognoni [de] Peste: Carmelo Conte [psi] Maurizio Pagani [psdi] Trasporti: [incorpora Marina mercantile]: Adolfo Battaglia [pri] Pierterdlnando Casini [de] Agricoltura: Giovanni Goria [de] Carlo Fracanzanl [de] Industria: [incorpora Partecipazioni statali [(?)]: Silvio Lega [de] Franco Reviglio [psi] Bilancia: Carlo Scognamiglio [tecnico, area pli] Adolfo Battaglia [pri] Tesero: Mario Monti [tecnico, area de] Nino Andreatta [de] Finanze: Bruno Visentini [pri] Giulio Tremo nli [tecnico] Franco Revigllo [psi] Lavoro: Gino Giugni [psi] Franco Marini [de] eiosllsJa: Mirra MartinazzoH [de] Giuseppe Gargani [de] Giuseppe Ayala [pri] Lavori Pubblici: [incorpora Aree urbane e Ambiente]: Carmelo Conte [psi] Romano Prodi [de] Istruzione: [incorpora Università e ricerca scientifica e Beni culturali]: Antonio Ruberti [psi] Riccardo Misasi [de] CoamMrcle estere: Franco Reviglio [psi] Saettai Francesco De Lorenzo [pli] Turismo: Sergio Mattarella [de] Pierferdinando Casini [de] Mezzefjierne: Pino Leccisi [de] Nicola Capria [psi] Rapporti con II Parlamento: Egidio Sterpa [pli] Raffaele Costa [pli]

Luoghi citati: Ansedonia, Roma