Aste truccate per le biro

Aste truccate per le biro Aste truccate per le biro Dopo l'inchiesta sulla Marina forse altri ministeri nel mirino ROMA DALLA REDAZIONE Il virus della mazzetta ha infettato anche le forniture alla Marina Militare e forse anche alle altre Forze Armate? Più che un interrogativo è un sospetto, sul quale da più di una settimana la magistratura di Roma sta cercando prove e riscontri. Si parla di accordi precostituiti fra le ditte fornitrici di maggior peso per spartirsi le commesse, di appalti pilotati, di gare strutturate in modo da favorire le aziende rispettose di un cartello di spartizione preciso e concordato. Una torta di centinaia e centinaia di milioni l'anno. Per adesso nel mirino del sostituto procuratore Federico De Siervo ci sono gli appalti per la fornitura di materiale d'ufficio alla Marina Militare negli ultimi cinque anni, e in particolare le gare a licitazione privata. Quattro giorni fa il magistrato si è recato negli uffici del Commissariato della Marina, che bandisce le gare, e ha prelevato un gran numero di documenti, lasciando poi agli agenti il compito di ampliare le perquisizioni. Contemporaneamente altre squadre hanno perquisito gli uffici di sette ditte fornitrici e le abitazioni dei loro dirigenti, portandosi dietro libri contabili, fatture, agende, quaderni di appunti. E martedì è previsto un aggiornamento fra il magistrato e i poliziotti impegnati nell'operazione. Si parla di un ampliamento delle indagini e di nuove perquisizioni e non si esclude che nei prossimi giorni possano scattare i primi provvedimenti giudiziari. A far partire l'inchiesta sarebbe stata la circostanziata denuncia di un fornitore che proprio a causa di questo meccanismo di controllo sarebbe stato estromesso dagli appalti. Il giudice non esclude che il Ministero debba essere considerato parte lesa ma aggiunge che le indagini sono ancora agli inizi. Forse, i fatti già accertati rappresentano solo la punta dell'iceberg.

Persone citate: Aste, Federico De Siervo

Luoghi citati: Roma