Ma quell'impianto non è innovazione

Ma quell'impianto non è innovazione SAPER SPENDERE Ma quell'impianto non è innovazione QUANTI dubbi sulle innovazioni! Camilla dalla provincia torinese scrive che un'assemblea ha deliberato con maggioranza relativa (18 condomini su 36 e oltre 500 millesimi) «l'innovazione» di un impianto di irrigazione del giardino condominiale per un costo di 16 milioni. Precisa: «L'irrigazione manuale presenta molti inconvenienti e deve essere effettuata in ore notturne per disposizione del Comune. Condomini non presenti all'assemblea ne hanno contestato la decisione: secondo loro, tale impianto doveva essere approvato con la maggioranza valida per le innovazioni, cioè due terzi dei condomini e dei millesimi. Perciò - dicono - non parteciperanno alla spesa. Ora considerato che l'impianto potrà essere ammortizzato in pochi anni (visti i costi abituali d'esercizio), l'assemblea aveva deciso che la cifra non era troppo gravosa e poteva essere deliberata con tale maggioranza relativa. Domando: il verbale è impugnabile? Che fare?». Secondo l'avvocato Lorenzo Profeta, consulente dell'Unione piccoli proprietari, «deliberare un impianto di irrigazione automatica invece di quella manuale per un giardino condomi- niale, richiede maggioranza semplice e non qualificata». Sostiene: «Quando un complesso condominiale annovera fra le parti comuni anche un giardino con alberi di alto fusto e prato, l'installazione di un impianto automatico in sostituzione dell'innaffiatura manuale svolta da un giardiniere o da un custode non può considerarsi innovazione gravosa e voluttuaria ai sensi dell'articolo 1121 del codice civile, ma neanche l'impianto si può inquadrare fra le innovazioni da deliberarsi con le maggioranze previste nell'art. 1120. L'impianto principale per innaffiare un giardino è quello idrico e il modo di usarlo è fattore secondario: per questa considerazione tutte le modifiche che a quest'ultimo si vogliono e si possono apportare non rientrano nell'ambito delle innovazioni di cui all'art. 1120 e ancor meno all'art. 1121». La Corte di Cassazione (sentenza del 7 maggio '82) dice: «Le modificazioni materiali della cosa comune che mirino a potenziare o a rendere più comodo il godimento, lasciando immutata la consistenza e la destinazione della cosa stessa, in modo da non turbare l'equilibrio tra i concorrenti interessi dei condomini, non possono definirisi innovazioni in senso tecnico, e come tali non sono soggette alle limitazioni di cui all'articolo 1120 del codice». Così sostituire delle canne di irrigazione manuali con un impianto automatico si deve inquadrare nell'ammodernamento della cosa comune, ai sensi dell'articolo 31 della legge 457 del 5 agosto 1978». Essendo valida la delibera, se nessun condomino entro i 30 giorni dalla sua comunicazione, ne chiede l'annullamento (il che è possibile), l'amministratore può ottenere ingiunzione immediatamente esecutiva contro i condomini morosi. Sofia «ovvero Torino 74» (che strani questi lettori in cerca di anonimato!) si dichiara «affezionata lettrice di golose ricette. Scrive: «Mi cimento sempre nel "rifare" i piatti gustati durante i miei viaggi di vacanze, ma ce ne sono alcuni che non mi sono riusciti. Chi mi aiuta, ad esempio, a fare quella squisitezza che è la "mussakà" greca? E poi come si ottiene la salsa Rouille che servono i francesi a Mentone con i crostini per la bouillabaisse?». Almeno una risposta gliela dobbiamo subito. Ecco la salsa Rouille come la propone uno dei più noti affumicatori di pesce di Cuneo ed esperto di cucina raffinata, Franco Ariano: «Ingredienti per sei persone: una fetta di pane tipo baguette, un tuorlo, 10 ci di olio d'oliva, quattro spicchi d'aglio, una bustina di zafferano, sei cucchiai di fumetto (o brodo) di pesce, sale e pepe. Schiacciare l'aglio nel mortaio, unire il pane ammorbidito nel brodo, mescolare; aggiungere zafferano, tuorlo, olio a filo come per la maionese, sale e pepe». Per chi l'ha assaggiata: «E' una bontà». Simonetta

Persone citate: Franco Ariano, Lorenzo Profeta

Luoghi citati: Cuneo, Torino