Reynolds che pasticcio Addio Giochi per Cason

Reynolds, che pasticcio Addio Giochi per Cason A New Orleans il via ai trials nella calura Reynolds, che pasticcio Addio Giochi per Cason NEW ORLEANS. Sulla verticale del Tad Gormley Stadium nel City Park sembra gravitare immobile la palla di fuoco di un sole senza pietà che arrostisce 13.500 spettatori, pazientemente decisi ad affrontare le oltre sei ore di gare proposte dalla prima giornata dei trials statunitensi di atletica leggera. Si tratta di una passerella interminabile di campioni notissimi e di comprimari sconosciuti, che servirà a separare il grano dal loglio, ad indicare coloro che saranno i veri protagonisti della più grande rappresentazione atletica del quadriennio. Non c'è tempo di annoiarsi mentre si corre, si lancia, si salta a 34 gradi di temperatura. Per ora, comunque, sono le nol tizie parasportive a fare aggio ' sulla competizione. Giunge da Cincinnati la notizia che il magistrato Eugene E. Siler, presidente del sesto circuito della corte federale, ha annullato la sentenza del tribunale di Columbus, Ohio, che ammetteva lo squalificato Harry Lee Reynolds junior, soprannominato Bucht, alla disputa dei trials. Il magistrato, che correttamente comunica per eventuali e preventive impugnazioni come egli stesso sia membro della federazione statunitense di atletica, ricorda che ogni organizzazione ha le sue precise regole di governo e che pertanto le federazioni americana e mondiale di atletica sono le uniche idonee a legiferare nel loro ambito, a decidere le norme di comportamento ed a stabilire i criteri per la formazione della squadra che parteciperà alle Olimpiadi. Ricorda anche che tutti debbono avere pari possibilità: il fatto di riconoscere i diritti di Reynolds, se fosse riammesso a gareggiare nonostante la sua infrazione documentata alle norme sul doping, danneggerebbe i vari Steve Le¬ wis, Danny Everett, Antonio Pettigrew che contro di lui hanno fatto ricorso. Ma non è finita. Reynolds non si arrende e ricorre alla Corte suprema. E circa un'ora prima del via alle batterie dei 400, ecco il nuovo contrordine: il giudice Jean-Paul Stevens stabilisce che Bucht può correre. E, a questo punto, gli organizzatori non sapendo più che fare, rinviano le batterie, mentre preparano un ricorso d'urgenza all'intera Corte. E' un tentativo di prendere tempo, sollecitato anche da alcuni atleti che temono, gareggiando, di essere poi squalicati dalla federazione internazionale. Sarà curioso vedere il risultato finale di questa battaglia di carte bollate nel braccio di ferro fra atleta a Federazione. Nel caos, ovviamente, passa in second'ordine la voce, che per ora sembra destituita di fondamento, di una squalifica per doping che dovrebbe interessare Michael Johnson. Intanto si vivono vicende interessanti anche in pista. Le batterie dei 100 però propongono subito una vittima illustre. André Cason, campione e primatista del mondo della 4x100, campione del mondo indoor, si trancia il tendine d'Achille sinistro a metà della sua : prima volata. Non andrà alle Olimpiadi e gli Usa dovranno schierare una formazione nuova nella staffetta veloce. Non avranno comunque grandi problemi, perché sin dalle prime battute presentano un sacco di gente che va forte. Accanto agli attesissimi e preventivati Cari Lewis e Leroy Burrell, ecco il capolista dell'anno Mike Marsh e con lui Witherspoon tirato a lucido, Mitchell Trapp, James Jett, Richy Carrigan, un californiano di Long Beach. Mentre lo sprint Usa conferma di essere il più potente del mondo (anche le donne vanno bene con le solite Torrence, Guidry, Jones e la veterana Ashford), i mezzofondisti vengono sottoposti a processi di liquefazione, correndo nel forno di New Orleans. Nessuno scende sotto il minuto e 47" nelle batterie degli 800 maschili, che presentano tanti vecchi nomi, e sotto i due minuti in quelle femminili; passi funeraleschi nelle praticamente inutili batterie dei 10 mila metri (ma qui si vogliono esattamente ricalcare gli orari olimpici). Nelle qualificazioni del giavellotto femminile viene bocciata Karin Smith, un simbolo dell'America atletica. Vanni Lo riga Escluso dalla gara e poi riammesso il campione dei 400 Lo sprinter va ko Cason (sopra) in batteria si è rotto il tendine d'Achilìe. A lato Reynolds

Luoghi citati: America, Cincinnati, Columbus, New Orleans, Ohio, Usa