Fracci: Isabella per Colombo di Luigi Rossi

Fracci: Isabella per Colombo Uno spettacolo-gran ballo del regista Menegatti il 13 luglio alla Scala Fracci: Isabella per Colombo Donlin Foremanche nel ruolo del navigatore MILANO. Cristoforo Colombo tornerà il 13 luglio alla Scala a passo di danza, così come cento anni fa vi era entrato cantando. Parliamo del balletto intitolato al navigatore genovese che ha iniziato la sua complessa preparazione e sarà il maggiore omaggio italiano nel cinquecentenario della scoperta dell'America. L'idea è di Beppe Menegatti, regista e marito di Carla Fracci, che ha pensato a una storia popolare nello stile del «gran ballo» ottocentesco, con un precedente proprio alla Scala nel 1831: il balletto di Monticini «Colombo all'isola di Cuba». Oltre a personaggi storici e di fantasia, c'erano allora «figure allegoriche» come la Fede, l'Invidia, il Valore. La prima di queste è conservata nel nuovo libretto e viene identificata con la regina Isabella interpretata, appunto, da Carla Fracci. Colombo sarà l'étoile di Martha Graham, Donlin Foremanche, che sarà partner della Fracci nel 1993 per le celebrazioni del centenario di Ciaikovskij. La coreografia è del cubano Alberto Mendez. Nel ruolo di due indiane (desunte dal libretto di Illica per l'opera di Franchetti, in scena appunto nel 1891 alla Scala), ci saranno Luciana Savignano, la regina Anacoana e Oriella Dorella nella parte della figlia di un capo indigeno, chiamata Iguamota. Oltre al libretto di Illica, il balletto attinge alla poco nota tragedia di Lope de Vega «Il nuovo mondo riscoperto da Colon», non trascura la tradizione popolare, indulge all'oleografia ma non all'agiografia: così il quadro dei gioielli che Isabella dona a Colombo; così la visita della regina al navigatore ingiustamente imprigionato. La scenografa Luisa Spinatelli si ispirerà a famosi riferimenti fi- | gurativi: a El Greco nel quadro iniziale e finale quando Colom¬ bo è solo di fronte ad un cielo catramoso e minaccioso; al Beato Angelico per l'allegoria del trionfo della Fede. Il balletto forse verrà portato anche in Spagna per le celebrazioni colombiane, ripreso in tv e riprodotto in videocassetta. Il nucleo centrale è rappresentato dalla rarissima cantata per baritono «Cristoforo Colombo» che Donizetti scrisse nel 1845 e fu eseguita all'Opera di Parigi una sola volta in una beneficiata per il baritono Paul Barroilhet. Attorno a questa composizione si è effettuata una larga scelta di pagine tutte donizettiane con i ballabili, altrettanto poco noti, del «Don Sebastiano» e quelli, assai più conosciuti, della «Favorita». E' stata utilizzata una sconosciuta «Aria per Colombo» per soprano, testo di Felice Romani. Dirigerà l'orchestra Armando Gatto. Luigi Rossi

Luoghi citati: America, Cuba, El Greco, Milano, Parigi, Spagna