Chewing-gum vietati sugli Champs-Elysées di Gabriella Bosco

Chewing-gum vietati sugli Champs-Elysées Grande progetto del sindaco di Parigi Chirac: sarà un viale di granito, il più bello del mondo Chewing-gum vietati sugli Champs-Elysées «Faremo marciapiedi intarsiati, non si sputa su un'opera d'arte» PARIGI NOSTRO SERVIZIO «E' ora di finirla con i chewinggum. Gli Champs-Elysées devono tornare il viale più bello del mondo, com'erano una volta». Con queste parole, il sindaco neogollista di Parigi, Jacques Chirac, ha lanciato il suo personale progetto urbanistico, ambizioso almeno quanto gli archi, le piramidi e le grandi biblioteche promosse da Mitterrand. Lo annunciava da tempo, ieri lo ha svelato, nel vero senso della parola: con gran cerimonia, fanfare e ali di folla, il sindaco ha scoperto un immenso telone montato su un'impalcatura a portico, con l'Arco di Trionfo in prospettiva: in trompe l'oeil, dipinti sul telone da Catherine Feff, gli Champs-Elysées come saranno nel '94, a lavori di ripulitura e ristrutturazione conclusi. Il mega-quadro comprende alcuni passanti in stile naif-do- ganiere Rousseau, che contemplano estasiati il capolavoro. Il cambiamento maggiore sarà l'abolizione dei contro viali nei quali oggi circolano e posteggiano le automobili. Aree da restituire ai pedoni «perché il più grande viale del mondo torni a essere anche la più bella passeggiata del pianeta», i quattro ettari di selciato verranno integralmente rivestiti di luccicante granito. Tre graniti, anzi: grigioazzurro di Bretagna, grigio chiaro del Tarn e bianco sardo. Si avranno marciapiedi larghi 21 metri e mezzo «con giochi di intarsi che faranno un effetto superbo», ha detto il sindaco. La cui manutenzione però sarà molto difficile. Il granito non sopporta l'unto e i chewinggum. Chirac ha lanciato un appello al civismo, seguirà una campagna per insegnare come astenersi dal consumo di gomma americana nel tratto che va dalla Place de l'Etoile - o meglio Charles De Gaulle - all'avenue George V. Seconda grande manovra: i platani. Innanzitutto il salvataggio di 21 di quelli che già ci sono: verrà inserita a due metri e mezzo di profondità una lastra di cemento, una sorta di grande vaso protettore. E poi il trapianto di altri 201 platani su doppia fila che, grazie a un sistema nuovo difissaggio delle zolle, potranno essere installati alti già 12 metri, per 50 centimetri di diametro. E le macchine, espulse dai contro viali? Troveranno miglior sistemazione nell'immènso parking sotterraneo in costruzione: un migliaio di posti, il doppio di quelli attuali in superficie. Per quel che riguarda le moto, le cui macchie d'olio dovranno risparmiare i delicati graniti tanto quanto gli orribili chewing-gum, alcune vie adiacenti verranno preparate a accoglierle. Disegnati da Jean-Michel Wilmotte, i lampioni saranno in intonato stile Hittorff, neoclassici. Caffè e ristoranti potranno conservare le loro «terraces» purché accettino di uniformarle, così come le verande vetrate, che dovranno essere trasparenti e sormontate da tende rosso-blu, ogni altro colore è vietato. Gabriella Bosco

Persone citate: Catherine Feff, Charles De Gaulle, Chirac, Jacques Chirac, Jean-michel Wilmotte, Mitterrand, Rousseau

Luoghi citati: Parigi