SIAMO TUTTI SARDI

SIAMO TUTTI SARDI SIAMO TUTTI SARDI CON che faccia andranno in Sardegna a riaprire le loro belle case, i nostri amici villeggianti? Con che faccia noi, sui giornali, rimuoveremo piano piano la notizia di Farouk dalle prime pagine, per tornare a fare spazio alle «normali» notizie politiche? Con che faccia, quelli di noi che vivono in un altro Paese, andranno a raccontare di un'Italia civile, promettente, degna di rispetto, che sta per diventare Europa? Si dirà che condividiamo molti dei nostri mali con altri Paesi ricchi, evoluti, rispettati. E' vero. Condividiamo la debolezza politica con gli Stati Uniti, che pur avendo un sistema costituzionale meno precario e al riparo dal rischio di restare per mesi senza governo, stanno vivendo una malinconica campagna elettorale. Condividiamo gli scandali e la corruzione con buona parte del mondo occidentale. L'impressione che altri indaghino meno o condannino meno deriva dal fatto che altre culture sono meno inclini allo spettacolo. Ma un fatto ci rende unici. Un fatto vergognoso e terribile. Solo in Italia i bambini possono essere rapiti, possono essere tenuti in balìa dei rapitori finché ai rapitori fa comodo, possono essere mutilati nella Fyrio Colombo CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Luoghi citati: Europa, Italia, Sardegna, Stati Uniti