Europagelle di Ro. Be.

Europagelle Europagelle Anche Platini può sbagliare GOETEBORG DAL NOSTRO INVIATO La Danimarca al posto della Francia, è questa l'unica sorpresa di un Europeo che, piano piano, sta recuperando anima e valori. Dal livellamento (in basso), si salvano Olanda e Svezia, mentre la Germania galleggia in sordina, fra sventure (Voeller rotto) e strizzatine d'occhio degli dei (prima mezz'ora con la Scozia). Come Bearzot in Messico, Platini si è perso per troppo amore: non cambiare Cantona e Amoros, fondamentali nelle eliminatorie, è stato un errore. Molte riserve anche sulla condizione fisica e sull'effettiva consistenza dei giocatori, Papin escluso. Delle quattro semifinaliste, tre (Danimarca, Olanda, Svezia) praticano la zona, la Germania marca a uomo. C'è la tendenza in generale, non certo nel caso della Csi - ad alternare zona e uomo nel corso della stessa partita, sulla falsariga di quello che succede nel basket. Il crollo dell'Inghilterra, a differenza della Waterloo francese, era previsto: rimpiazzare dall'oggi al domani gente come Gascoigne, Stevens, Barnes, Wright e Waddle (in guerra con il et) sarebbe un problema in tempi di vacche grasse, figuriamoci oggi, con quello che passa il convento. Graham Taylor ci ha poi messo del suo: inspiegabile, per esempio, la rinuncia a Lineker nel finale di Svezia-Inghilterra. A proposito di Svezia. Esclusa dai giochi di società della vigilia, la squadra di Brolin ha impressionato per solidità, disciplina e freschezza. I danesi, da parte loro, hanno buttato sul piatto la sostenibilissima leggerezza del non essere mente, né qualificati (in origine) né, tantomeno, favoriti. L'ex Urss ci lascia con i problemi di sempre: la saldatura tra difesa e attacco. Ai tempi d'oro di Lobanowsky incassava molto e segnava in proporzione, ora incassa sempre parecchio ma segna col contagocce. Dire che è finita un'epoca può sembrare retorico, ma il 18 giugno '92, a Norrkoeping, le cose sono andate proprio così. [ro. be.]