Ora Segni aspetta Amalo

Ora Segni aspetta Amato Ora Segni aspetta Amato In attesa dei progetti di riforma il «Patto» sta affilando le armi ROMA. E' pronto un nuovo manifesto dei «Nuovi popolari», il gruppo de che si richiama a Mario Segni. Venerdì 12 giugno, in gran segreto, si sono incontrati Mrio Segni, il «garante» del Patto, Pietro Scoppola, il direttore dell'Istituto Cattaneo di Bologna Luigi Pedrazzi, l'ex ministro del Lavoro Ermanno Gorrieri, l'editorialista di «Famiglia Cristiana», Beppe del Colle, l'ex presidente della Fuci, Giorgio Tonini. Una parte di «intellighenzia» cattolica a cui si sono aggiunti alcuni esponenti locali dell'associazionismo e di referendari. Nella riunione Segni e Scoppola sono stati incaricati di redigere un «manifesto» sulla base delle riflessioni svolte, e Del Colle ha detto che ne avrebbe anticipato i temi principali in un editoriale sul settimanale delle Edizioni Paoline. Se Segni e Scoppola sembrano pessimisti sulla «riformabi¬ lità» della de, altri del loro gruppo ritengono invece possibile tentare l'operazione rinnovamento dall'interno del partito. E attraverso di essa anche Segni ritiene che si debba comunque passare. Gli eventuali sbocchi più radicali del movimento - la creazione di una seconda forza cattolica - quindi, riguardano il lungo periodo. Scoppola ha già scritto una bozza del «manifesto», che attualmente è nelle mani di Segni. Il leader referendario attende che Amato scopra le carte sulla riforma elettorale e sugli altri temi cari al Patto, e per mercoledì ha convocato una riunione nella quale i parlamentari valuteranno la posizione da assumere nei confronti del nuovo governo. E se insoddisfatti, i «pattisti» potrebbero decidere una «disobbedienza parlamentare» in coerenza con gli impegni assunti prima delle elezioni. [Asca]

Luoghi citati: Bologna, Roma