E adesso c'è anche chi riscopre il caro vecchio tram di Piero Casucci

E adesso c'è anche chi riscopre il caro vecchio tram I PROBLEMI DELLA MOBILITA' L'integrazione fra il trasporto individuale e quello pubblico stimola soluzioni vecchie e nuove per le aree urbane E adesso c'è anche chi riscopre il caro vecchio tram Revival in chiave moderna lanciato da Manchester e adottato in molte città Usa Fra il trasporto individuale e quello collettivo sembra esserci un conflitto perenne, insanabile, ma il futuro potrebbe riservare qualche piacevole sorpresa per l'utente motorizzato e no. E' però necessario che si affermi il concetto, ormai generalmente accettato, secondo cui la domanda di mobilità nei centri urbani non può migliorare che con un potenziamento dei veicoli pubblici. Si tratta di vedere quale tipo di trasporto collettivo sia opportuno privilegiare. Ad esempio, una riedizione del vecchio ma indimenticato tram o il metrò leggero. In Inghilterra si propende fortemente per la prima ipotesi, in Francia e in Italia si dà spazio con eguale enfasi alla seconda. Trent'anni dopo essere andato in pensione il tram farà la ricomparsa in parecchi centri urbani del Regno Unito. Manchester, per prima, si appresta a giudicare se tale tipo di mezzo pubblico meriti ancora diritto di cittadinanza. Il suo è un ritorno in grande stile perché attuato su una estensione notevole (16 chilometri) con moderne vetture capaci di raggiungere velocità elevate (80 l'ora) appena fuori dal centro cittadino. Con il «Metrolink», questo è il nome del nuovo sistema tramviario ideato per Manchester, si mira a riproporre un mezzo di superficie agile (ogni convoglio è composto di due vetture soltanto) e veloce. E, oltretutto, si contribuirà in misura notevole a risolvere il problema deU'mquinamento. Per riportare il tram ai suoi antichi splendori, come si propongono di fare le amministrazioni comunali di altre 40 città in Gran Bretagna, fra cui Sheffield con il «supertram», si è cercato di sfruttare vecchi tracciati ferroviari ma quando non è stato possibile si sono dovute superare notevoli difficoltà, in primo luogo quella dei costi. A conti fatti, il «Metrolink» di Manchester ha comportato una spesa di 290 miliardi di lire. Il ritorno del tram, in sostanza, appare problematico senza interventi governativi ma è significativo il fatto che esso sia stato ripristinato in almeno 300 città occidentali, comprese numerose in America. Al revival del tram si contrappone un sistema collettivo totalmente nuovo per concezione e per impiego, il Val (Veicolo automatico leggero). E' ritenuto particolarmente valido per migliorare il grado di competitività del trasporto collettivo intermedio, cioè tra una linea tramviaria o di autobus e una metropolitana vera e propria. Il sistema Val è completamente automatico (non ci sono conducente o altro personale). Offre, inoltre, elevate frequenze (tre-cinque minuti), un buon livello di confort, facile accessibilità e condizioni d'esercizio particolarmente favorevoli in quanto avulse dal traffico di superficie. Costituito da due vetture accoppiate, ciascuna con 68 posti a sedere, 26 metri di lunghezza, 2,6 di larghezza, il Val nchiede in media investimenti di 40-50 miliardi di lire a chilometro per i tratti in viadotto e di 80-100 miliardi per quelli in galleria contro i duecento miliardi necessari nelle metropolitane di tipo tradizionale. Dal 1982 al 1990, la rete Val operante a Lilla ha trasportato 250 milioni di viaggiatori a una velocità commerciale media di 34 l'ora e con frequenze minime di un minuto. A Parigi, dallo scorso ottobre, la linea «Orlyval» collega l'aeroporto di Orly con il metrò e quindi con il centro della città e con l'aeroporto De Gaulle. E' lunga 7,2 chilometri, di cui il 40 per cento in sotterranea, e ha una velocità commerciale di 54 km/h. L'impianto è costato l'equivalente di 380 miliardi di lire totalmente forniti da capitale privato in cambio della gestione dei servizi per la durata di trent'anni. Sistemi Val sono previsti a Tolosa, a Rennes, a Bordeaux. La prima linea italiana, secondo un progetto sviluppato congiuntamente dalla Fiat Impresa e dalla Matra Trasport, è in programma a Torino fra Collegno e Porta Nuova, interamente in sotterranea, con una velocità commerciale prevista di 33 l'ora e una portata massima iniziale di 13.500 passeggeri ora per direzione. Occorrerà attendere un certo numero di anni per sapere se il Val avrà prevalso sul vecchio romantico tram ponendolo definitivamente fuori causa. Piero Casucci

Persone citate: De Gaulle, Sheffield