Olanda e Germania, regine contro di Ro. Be.

Olanda e Germania, regine contro Olanda e Germania, regine contro Sfida decisiva, con la Csi pronta ad approfittarne QOETEBORQ DAL NOSTRO INVIATO Tre squadre per due posti: Germania (3 punti, reti 3-1, differenza + 2), Olanda (3 punti, reti 1-0, +1), Comunità degli Stati indipendenti (2 punti, reti 1-1, = ). Ma attenzione: di scena a Norrkoeping, l'ex Unione Sovietica ha un'arma infallibile per qualificarsi a spese dei campioni del Mondo o d'Europa: battere con due gol di scarto la Scozia, già eliminata. Proprio per questo, a Goeteborg dovranno fare sul serio: la Germania sta meglio come differenza reti ma peggio, decisamente, come uomini, dovendo rinunciare a Voeller, Buchwald e Reuter. Un pareggio la terrà in corsa comunque, mentre potrebbe non bastare alle truppe di Michels. Arbitro designato, Pier Luigi Pairetto; guardalinee Ramicone e Padovan. Gli auguri sono d'obbligo, specialmente dopo quello che è successo in Olanda-Csi: alludiamo al gol di Van Basten, validissimo, annullato per un grottesco off-side. Siamo sinceri: che i campioni d'Europa abbiano subito un torto, è fuor di dubbio; ma il pensiero di tutti i soprusi subiti dalla Csi quando si chiamava Urss - in Messico e a Italia '90: esempio riassuntivo, la mano di Maradona sulla linea di porta, a Napoli - contribuisce a mitigare l'indignazione (almeno in noi). L'ora è solenne. Gli Europei del piattume potrebbero bocciare i primi della classe: i campioni del Mondo o d'Europa, a scelta. Viceversa, e senza ricorso al condizionale, decreteranno il decesso storico e sportivo di quella Csi che, come la Jugoslavia, è rimasta una nazionale senza nazione. Resta da stabilire quando. Se non si qualifica, si scioglie subito. Se passa, resterà incollata sino alle semifinali ed, eventualmente, alla finale del 26 giugno. Comunque vada, ha i giorni contati. L'Uefa vigila indispettita. Il calcio di Bishovets è un concentrato di pragmatismo, niente che vedere con il mirabolante sciabordio dei reparti da sbarco del colonnello Lobanowsky. Analisi ineccepibili, ma superficiali. Date all'attuale et. un Van Basten e un Gullit, e poi riparliamone: Kolivanov e Yuran non valgono un'unghia di Protassov. Sembra quasi che in campo vadano gli allenatori, e non più i giocatori, scaduti al rango di volgari burattini. Arrigo Sacchi preferisce la Scozia, toccato dal gioco, e dai canti, espressi contro la Germania. Calcio positivo contro calcio negativo, dice lui. Ma non è che, con l'Olanda, gli scozzesi, nostri avversari ai Mondiali '94, abbiano alzato più di tanto il gonnellino. Roxburgh assicura massimo impegno. Aleinikov, Dobrowolski, Kolyvanov e Shalimov, candidato al rientro, pure. Squalificato Zvejba, sarà Onopko a scalare al centro? L'Uefa ha l'alibi pronto: se davvero vo¬ levamo la morte «istantanea» della Csi, avremmo dato ben altre istruzioni ai guardalinee di Mikkelsen (gol annullato a Van Basten, uffa; ndr). Intanto, Lennart Johansson, pontefice massimo della confederazione, benedice l'altra morte, quella «improvvisa», anche alla tv. A proposito di tv: l'Eurovisione è sul sentiero di guerra, guai a voi se le partite non finiranno entro i termini previsti, ne va della vostra reputazione e dei nostri satelliti. Olanda in formazione tipo, Germania con Frontzeck (o Helmer o Schulz) vice Buchwald e il ribelle Doli in panca. Vogts ha paura che capitan Brehme non tenga Gullit, ecco perché sta meditando di dirottarlo a destra dove, però, incrocerebbe Roy. Ai Mondiali '90, negli ottavi, 2-1 per i tedeschi. Agli Europei '88, in semifinale, 2-1 per gli olandesi. E questa sera va in scena la «bella delle belle». E occhio alla Csi. [ro. be.]