Le ferie fanno male al cinema

Le ferie fanno male al cinema Giornate di Fiuggi Le ferie fanno male al cinema FIUGGI. Le Giornate Professionali di Cinema hanno confermato per la prossima stagione una straripante offerta di film, soprattutto americani, ma hanno alla fine lasciato poco spazio all'ottimismo per quanto riguarda la produzione italiana. Sull'onda dei successi ottenuti all'Oscar da Gabriele Salvatores, a Cannes da Gianni Amelio, e al botteghino da Roberto Benigni e Francesco Nuti sono annunciati 150 film italiani, di cui 50 sarebbero «opere prime» e 35 «opere seconde». Un risveglio della produzione nazionale che è stato però realisticamente raggelato da Davide Quilleri, presidente dell'Associazione degli esercenti italiani, nel corso del confronto conclusivo delle «Giornate» di Fiuggi. «In una stagione cinematografica come la nostra - ha detto - che si esaurisce in poco più di sei mesi, il 50 per cento dei titoli italiani non.troveranno spazio nelle sale e se lo troveranno sarà uno spazio marginale come è accaduto quest'anno. Non si può iniziare la stagione con 60 film che vogliono uscire a settembre e pretendere che le sale esauriscano il loro ruolo in aprile». Il prolungamento della stagione fino a giugno è considerato dagli esercenti delle sale di prima visione il rimedio indispensabile per salvaguardare la produzione nazionale e la redditività degli stessi film di successo che in molti casi spariscono prima ancora che abbiano esaurito lo sfruttamento commerciale. Gli esercenti rimproverano all'industria, ed in particolare ai distributori, di bloccare alla fine di aprile la fornitura di titoli di successo, come «Basic Istinct», a differenza di quanto avviene negli Usa e in altri Paesi europei. La controparte, pur condividendo le esigenze del mercato, sembra orientata a ridiscutere tutta la strategia imprenditoriale affrontando anche i problemi di tv a pagamento e home-video. Si cercherebbe di ridurre da 9 a 6 mesi l'intervallo tra l'uscita dei film e l'immissione sul mercato delle videocassette. Esercenti e distributori si sono impegnati ad incontrarsi poi a Roma per avviare un discorso concreto. L'industria cinematografica accusa ogni anno in Italia una perdita di spettatori. Nella stagione appena conclusa la flessione è stata di 3 milioni di persone. Ai nastri di partenza della prossima stagione ci saranno più di 200 film che dovrebbero esaurire il loro sfruttamento commerciale entro la vigilia di Natale, per lasciare spazio ai «titoli delle feste». I trailers sottoposti in anteprima agli esercenti, convenuti a Fiuggi, sembra abbiano un po' disorientato. «Non ci sono molti film - dice Gino Valenzano - sui quali si possa essere sicuri di fare grossi incassi. Eppoi non si può giocare con lo spettatore. Presentare il film di Jim Jarmush come un film di Benigni non è giusto. La partecipazione di Benigni dura soltanto 22 minuti». «Stando ai trailers - aggiunge Ulderico Bonfanti - mi sembra un bel film il "Colombo" con Gerard Depardieu, mentre "Arma letale 3" mi sembra un film comico. Comunque l'horror continuerà a caratterizzare la programmazione di agosto, la commedia quella di settembre e le grandi avventure esploderanno come sempre ad ottobre». Molta attesa c'è per il film messicano di Gabriele Salvatores, «Puerto Escondido», che uscirà a Natale. Il regista vincitore dell'Oscar ha escluso che il suo nuovo film sia pronto in tempo per partecipare alla prossima Mostra di Venezia. Emesto Baldo

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