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All'altare per le nozze dice no Ragazza di Erma All'altare per le nozze dice no ENNA. Scene da un matrimonio che non c'è stato. Lei che va all'altare e che alla rituale domanda del sacerdote «Vuoi prendere in sposo...» risponde con un secco no. Lei che poi scoppia a piangere, i parenti che svengono, il brusio che copre la sorpresa. Quello che è successo nei giorni in provincia di Enna (ma lo si è appreso soltanto ieri) non è una leggenda metropolitana né la versione siciliana (riveduta e corretta) del film «Il laureato» con Dustin Hoffman. Provvidenza Vinci, di ventidue anni, figlia di un operaio, ha davvero detto no, si è davvero rifiutata di sposare nella parrocchia di Pietraperzia, un piccolo comune montano dell'Ennese, Calogero Baglio, di ventisette anni, contadino, rispondendo «no» alla rituale richiesta del consenso formulata dal celebrante del rito nuziale, monsignor Giovanni Bongiovanni. I due giovani erano fidanzati da tre anni. Provvidenza Vinci, dopo il «no» è stata colta da una crisi di pianto e si è rifugiata in sacrestia. La madre della sposa è invece svenuta in chiesa, per il dolore e la sorpresa. Testimoni increduli di questa inconsueta vicenda duecento persone, tra parenti ed amici dei promessi sposi, che erano convenuti in chiesa. La famiglia della sposa ha comunque dovuto saldare il conto per un pranzo con duecento coperti che attendeva novelli sposi ed invitati a «Villa Marconi», una sala di trattenimenti alla periferia di Pietraperzia. I due protagonisti della vicenda ed i loro familiari hanno rifiutato di incontrare cronisti. Secondo alcune, amiche, a spingere Provvidenza alle nozze, nonostante il suo dissenso, sarebbe Aitar la''Tnadrér è Soltanto all'ultimo momento la giovane avrebbe trovato la forza per affermare la propria volontà. Un gesto di ribellione che ha lasciato tutti di stucco, [r. cri.]