Per Boris una dacia da 2 miliardi

Per Boris una dacia da 2 miliardi Per Boris una dacia da 2 miliardi Restauri faraonici nell'ex casa di caccia di Breznev MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Visitando Camp David, la residenza di campagna del Presidente Usa George Bush, Boris Eltsin deve evidentemente provare prima di tutto un robusto sentimento di invidia. Il leader russo, malgrado le sue tre o quattro lussuose residenze ufficiali, non ha nulla da paragonare alle distese del campo da golf o alle attrezzature sportive del collega americano. E' forse proprio per uno strano sentimento d'inferiorità che il Presidente russo ha deciso di dotarsi di una tenuta di campagna che non lo faccia sfigurare quando Bush, durante il prossimo vertice ufficiale, arriverà ospite a Mosca. Dove? Ma nella «casina» di caccia di Leonid Breznev, naturalmente. Centotrenta chilometri a Nord di Mosca, alla confluenza dei fiumi Sosha e Volga, si trova una delle più belle riser¬ ve naturali di Russia: Zavidovo. La località ospita una base turistica per stranieri facoltosi attrezzata di cottage, campi da golf, sauna, piscina, maneggio, campi da tennis, barche e scooter da neve. Ma a poca distanza da questo piccolo paradiso (pagamento rigorosamente in dollari), sorvegliata giorno e notte da uomini armati delle unità speciali del ministero della Difesa, c'era anche la tenuta di caccia dell'ex leader massimo dell'ormai defunta Unione Sovietica. Qui Breznev amava andare a caccia di cinghiali, e qui invitava gli ospiti d'onore stranieri, per creare quella che Bush ama tanto definire «chimica personale»: un buon rapporto informale. La scelta di Eltsin, o dei suoi consiglieri, è caduta proprio su questa «casina», arredata lussuosamente, dotata di tutte le linee di comunicazione «presidenziali» e di un campo per l'atterraggio degli elicotteri. Visto che si deve scegliere una residenza di campagna, trovarne una già fatta è un bel risparmio! E invece no. Il 9 giugno scorso Egor Gajdar, stratega della riforma economica ed attualmente «facente funzioni» di primo ministro, ha firmato personalmente la risoluzione governativa numero 1047-R, con la quale si dispone il versamento di 80 milioni di rubli (oltre 700 milioni di lire) e di due milioni di dollari per la «ricostruzione» della residenza. I denari, secondo le istruzioni di Gajdar, devono essere presi rispettivamente dal fondo di riserva del governo e dalle riserve valutarie repubblicane, create imponendo una tassa del 40 per cento sulle esportazioni delle imprese. Questo.^bel mucchio di soldi verrà utilizzato dalla «Direzione generale per la sicurezza della Russia» (ex nono dipartimento del «Kgb»), incaricata di acquistare all'estero materiali ed attrezzature, e di ingaggiare e pagare la manodopera necessaria alla «ricostruzione della residenza ufficiale di Stato del Presidente della Federazione russa, situata nel complesso di Zavidovo». Oltre all'appartamento a Mosca, alla «dacia» di Arkhanghelskoe ed a quella di Sosnovka (ereditata da Gorbaciov), oltre agli appartamenti al Cremlino, dunque, Eltsin avrà finalmente un angoletto dove invitare Bush. Il Presidente, però, non sarà l'unico a gioire della nuova «casina» di caccia. Da anni, infatti, la riserva era disertata: Gorbaciov non ama sparare a nessuno, nemmeno ai cinghiali, e così le simpatiche bestie si sono moltiplicate a dismisura, invadendo e devastando le coltivazioni circostanti. I contadini del posto, è sicuro, benediranno il ritorno dello Zar. Fabio Squillante

Luoghi citati: Mosca, Russia, Unione Sovietica