Rischia di essere chiusa la pista dedicata a Coppi di Franco Bocca

Rischia di essere chiusa la pista dedicata a Coppi Mai stanziati i fondi promessi per il Motovelodromo Rischia di essere chiusa la pista dedicata a Coppi La voce della probabile chiusura per inagibilità del Motovelodromo ha messo a rumore l'ambiente ciclistico cittadino, che da tempo attendeva con fiducia la ristrutturazione del vecchio impianto di corso Casale (costruito nel 1921). In molte occasioni, infatti, gli amministratori locali avevano fatto promesse in tal senso e la cerimonia con cui il Motovelodromo venne intitolato a Fausto Coppi nel settembre '90 sembrava un buon segno. Nel marzo '91 l'assessore comunale allo Sport Matteoli aveva anche annunciato l'imminente erogazione di un contributo ministeriale di oltre 2 miliardi per la ristrutturazione del Motovelodromo. Che cosa ne è stato di quei soldi? Risponde lo stesso Matteoli: «C'era uno stanziamento ministeriale in base alla legge 289 per gli impianti sportivin, ma quella delibera non ha mai avuto la necessaria copertura finanziaria. Un tentativo di aggirare l'ostacolo utilizzando i finanziamenti del Credito Sportivo non ha avuto buon esito». Sembra dunque inevitabile il blocco totale dell'attività per motivi di sicurezza, anche se manca ancora la sentenza definitiva. Dalla perizia effettuata l'8 giugno scorso dal professor Donato per conto del Comune (proprietario dell'impianto), sono infatti emersi i molti acciacchi della vecchia struttura. «La vicenda - spiega l'ingegner Carlo Zuccaro, presidente della Federciclo piemontese che è concessionaria dell'impianto - si è iniziata a giugno, quando il Comune in vista della riunione internazionale su pista di venerdì scorso ci ha vietato di far disputare la gara degli stayers, forse temendo che le motociclette di grossa cilindrata danneggiassero il già rattoppato manto in cemento. La nostra risposta, che proponeva fra l'altro di utilizzare i derny (moto leggere di piccola cilindrata), ha fatto scattare la perizia del professor Donato. Giovedì scorso, alla vigilia della riunione, siamo stati diffidati dal far svolgere qualsiasi tipo di attività, a meno che non venissero realizzati, a nostre spese, ponteggi di forza nei punti a rischio. Ci siamo accollati quell'onere finanziario, convinti di salvare la riunione e anche l'ultima parte della stagione. Invece ho saputo che lunedì è stato impedito l'accesso in pista ai ragazzi che abitualmente vi si allenano. Mi auguro che si sia stato un malinteso, perché una simile beffa, oltre al danno causato da tanti anni di colpevole incuria, sarebbe intollerabile». La replica dell'assessore Matteoli non è rassicurante: «Valuteremo la vicenda con la consulenza dei periti, ma i problemi dell'impianto sono davvero tanti. La mia sensazione è che il vecchio Motovelodromo abbia esaurito la sua funzione». Franco Bocca

Persone citate: Carlo Zuccaro, Coppi, Fausto Coppi, Matteoli