La Germania è lacerata di Bruno Bernardi

La Germania è lacerata La Germania è lacerata Tra Doli e Moeller una rivalità simile al caso Mazzola-Rivera NORRKOEPING DAL NOSTRO INVIATO Nel ritiro di Atvidaberg non c'è allegria fra i tedeschi nonostante l'importante vittoria sulla Scozia. Il caso Doli agita la Germania a due giorni dallo scontroverità di Goeteborg con l'Olanda. L'asso della Lazio non ha digerito l'esclusione con la Scozia e si è sfogato con i giornalisti italiani, sparando a zero su Vogts e Moeller. Con il neo juventino è nata una rivalità degna di quella fra Rivera e Mazzola. «Sono molto più bravo di Moeller e Vogts non ha avuto neppure la delicatezza di darmi la rninima spiegazione: è incredibile che mi abbia buttato fuori squadra in questo modo», tuona Doli. Anche se Vogts non ha giudicato positiva la prova di Moeller con gli scozzesi, Doli non ritiene ci siano speranze di riconquistare il posto di titolare. L'altalena fra Doli e Moeller ha spaccato la critica, ma c'è chi li vedrebbe uno al fianco dell'altro. Uno degli sponsor di Moeller è stato Rummenigge. «In assenza di Matthaeus, non si può rinunciare alla fantasia e alla creatività di Moeller, affidandosi solo alla potenza di Effenberg», disse Kalle alla vigilia di Germania-Scozia. Vogts lo ha accontentato, decentrando Effenberg e inserendo Sammer a sostegno di Moeller. Ma Doli si ribella e rivuole la maglia di titolare. E lo stesso vale per la Lazio. Nei giorni scorsi aveva mandato un avvertimento a Zoff: se nella prossima stagione gli capiterà di stare in tribuna, per fare spazio a Gascoigne e Winter, chiederà di essere ceduto. Poiché Gazza, ancora in rodaggio dopo il grave infortunio di un anno fa, non sarà pronto che fra sei mesi, il problema sorgerà nel girone di ritorno. Per la Germania è più urgente trovare una soluzione per calmare i bollenti spiriti di Doli, elemento dalla forte personalità e di grosso temperamento che, se i campioni del mondo si qualificheranno alle semifinali, potrà essere utile. Adesso ha il morale sotto i tacchetti e non sarà facile tirarglielo su. Anche Riedle condivide lo stato d'animo del partner laziale: «Lo capisco, ma qui siamo tutti potenziali titolari e debbo pensare ai fatti miei. Il naso, fortunatamente, non è rotto ma ho perso molto sangue e ho 50 probabilità su cento di giocare con l'Olanda, una sfida che, con un pareggio, ci spianerà il cammino alle semifinali». Se Riedle dovesse dare forfait potrebbe aprire uno spiraglio per un rilancio di Doli al fianco di Klinsmann che lunedì scorso non ha brillato ma con l'Olanda ha sempre offerto prestazioni d'alto livello. Vogts ora non replica pubblicamente a Doli e fa la conta dei superstiti: domani sera non potrà schierare Buchwald che accusa un trauma cranico (ha perso conoscenza per 45 secondi dopo la tremenda zuccata con Clough), e non disporrà di Reuter che ha cinque punti di sutura alla fronte. Vogts fa affidamento sui suoi «panzer» ma soprattutto sull'orgoglio degli scozzesi che, pur essendo fuori gioco, non regaleranno nulla alla Csi: «Il mio collega Roxburgh, quando giocavamo, osò farmi un tunnel e stavolta deve restituirmi il favore». Bruno Bernardi Doli (a sinistra) contro Moeller (sopra): «Sono più bravo di lui eppure Vogts Doli (a sinistra) contro Moeller (sopra): «Sono più bravo di lui, eppure Vogts mi ha escluso senza darmi spiegazioni»