Carlo in crisi, trema il regno

Carlo in crisi, trema il regno L'erede si chiude nel silenzio mentre aumentano le voci sulla rinuncia al trono Carlo in crisi, trema il regno Ma lui è deciso a non arrendersi LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E il principe Carlo che fa? Come reagisce alla tempesta che si è scatenata improvvisa sulla sua testa? Agli impietosi scrolloni che le clamorose rivelazioni della «Vera storia di Diana» hanno inferto prima alla sua famiglia, poi alla casata reale degli Windsor, infine alla solidità della stessa monarchia britannica? Ebbene, Carlo tace. Risponde con un silenzio dignitoso alle accuse di essere un marito senza cuore, o peggio infedele, che ha precipitato la bella moglie sull'orlo del suicidio e della depressione nervosa. Resta immobile di fronte alle critiche di chi lo ha descritto come un padre distratto, tanto da andare in campagna mentre il figlio Willie subiva una difficile operazione alla testa. Da 43 anni è stato abituato a una severa disciplina, a non mostrare pubblicamente le sue emozioni, a non tradire i suoi sentimenti, come ha fatto pochi giorni fa Diana scoppiando a piangere in pubblico a Liverpool. E così, Carlo continua ad assolvere con scrupolo agli impegni imposti dal protocollo. Ieri è comparso in tight e cilindro sul cocchio reale al fianco della mamma-regina e del padre all'inaugurazione del concorso ippico di Ascot, il culmine della «season» mondana. Mentre la moglie Diana, osannata dalla folla, seguiva su un'altra carrozza in compagnia della regina madre. E il giorno prima, rivestito di un mantello di ermellino e con un curioso copricapo a corno, Carlo era comparso a Windsor ad una cerimonia dell'«Ordine della giarrettiera», salendo sul cocchio a fianco della moglie, in un clima di pesante imbarazzo. Tace, Carlo, e va avanti come se nulla fosse capitato in quest'ultima settimana. Resiste alla tentazione di rispondere colpo su colpo alla «campagna» che si è scatenata sul suo capo, che lo vuole mandare in «esilio» in Australia o in America pur di allontanarlo dalla «vecchia fiamma» Camilla Parker-Bowles che sarebbe all'origine delle sue difficoltà matrimoniali, almeno secondo la pettegola biografia di Diana scritta da Andrew Morton. E mentre «La vera storia di Diana» diventa un best-seller esaurito nelle prime ventiquattr'ore i magazzini Harrods, però, fornitori della Real Casa, hanno deciso di interdire il libro dai proprio punti vendita -, si moltiplicano le «voci» allarmistiche, le indiscrezioni che pronosticano una sua clamorosa rinuncia al diritto di successione al trono. Sono i «royal watchers» che spargono queste notizie attingendole a non meglio specificate fonti di Palazzo Reale, come quella di Carlo pronto a rinunciare alla successione a favore del primogenito William. La notizia, com'era scontato, non ha ricevuto alcun commento da Buckingham Palace. Ma anche se dietro le mura di Palazzo Reale fosse davvero stata discussa quest'ipotesi, la sua «praticabilità» risulta almeno problematica. Certo, la longevità della casata di Windsor allontana nel tempo la successione di Carlo alla madre Elisabetta II. Infatti la regina ha 66 anni e sua madre 92. Carlo, che è ormai un maturo quarantenne, può essere perciò destinato ad aspettare a lungo. Di qui le ricorrenti «voci» per trovargli un'occupazione come «governatore» oltremare, o a capo di un'agenzia culturale o umanitaria dell'Orni. Oppure, nell'occhio del ciclone che ha investito la sua famiglia, adesso è maturato un consiglio clamoroso: il ritiro a favore del figlio. Questa è l'ipotesi da cui è scaturita la fosca profezia lanciata da Diana: «So che non diventerò mai regina». Ma William ha soltanto dieci anni e se gli capitasse di essere chiamato anzitempo sul trono dovrebbe essere affiancato da un «reggente», che dovrebbe essere scovato fra i familiari più stretti. La scelta potrebbe essere ristretta ai due fratelli minori di Carlo: Andrea, separato dall'esuberante moglie Sarah, o Edoardo, scartato dai marines per scarse attitudini militari. Al di là dell'immagine caricaturale che è stata dipinta del principe di Galles nella biografia scandalosa tutta costruita «dalla parte di lei», non è detto che Carlo non resti in definitiva la scelta meno traumatica per l'Inghilterra del Duemila. E il suo non sarebbe certo l'unico matrimonio di facciata a resistere, per ragion di Stato, all'usura del tempo. Paolo Patrono Il libro che ha fatto scandalo è andato esaurito in 24 ore Solo i magazzini Harrods si rifiutano di venderlo Il principino William, figlio di Carlo e Diana. A sinistra, Lady D. ieri ad Ascot con la regina madre: la folla l'ha applaudita a lungo per dimostrarle la sua solidarietà

Persone citate: Andrew Morton, Camilla Parker-bowles, Carlo, Elisabetta Ii, Paolo Patrono, Windsor

Luoghi citati: America, Ascot, Australia, Galles, Inghilterra, Liverpool, Londra