McDonald's conquista anche Pompei

McDonald's conquista anche Pompei Polemiche per la prossima apertura di un self service a 100 metri dagli scavi McDonald's conquista anche Pompei L'amministratore: nessuno scandalo, solo un servizio Magli ambientalisti sono in rivolta, è un obbrobrio POMPEI DAL NOSTRO INVIATO Il pavimento è grigio scuro, lo stesso colore della roccia lavica che da duemila anni ricopre l'antica città romana. Nell'ingresso e nella sala interna il rosso delle colonne contrasta con l'azzurro dei soffitti e il giallo delle pareti. «Colori tipici dell'architettura pompeiana», assicurano gli architetti che giurano di aver consumato le suole delle scarpe in lunghi sopralluoghi tra i resti delle mitiche «insulse». E l'odore penetrante di «cheese burger» e patatine fritte? Quello no, non esisteva nel primo secolo dopo Cristo. Che idea originale, aprire un McDonald's a un centinaio di metri dai cancelli degli scavi archeologici e a un passo dal santuario di Pompei. Il quindicesimo locale italiano del re del fast food verrà inaugurato sabato 27 giugno con una vagonata di panini rosso ketch-up e di olezzanti chips giallo oro, e con un indigesto contorno di gas di scarico dei motorini che presumibilmente sciameranno per strada fino a notte fonda. Il luogo è strategico: via Roma, una strada facilmente raggiungibile sia dal complesso archeologico che dalla basilica, mete ogni anno di 4 milioni di turisti. Un buon affare non solo per McDonald's, il fast food pompeiano con 140 posti a sedere. L'immobile, infatti, è di proprietà del santuario, che ha ceduto in locazione il locale al pian terreno per 9 anni, «a prezzo di mercato», come precisa l'amministratore della basilica Pietro Cangiarli. L'edificio, una palazzina di 4 piani non soggetta a vincoli, ospita un pensionato gestito da suore. «C'era un locale libero di 350 metri quadri: perché non avremmo dovuto darlo in fitto?», si chiede mons. Cangiani, che non ha avuto dubbi sull'opportunità di far aprire i battenti a un «fast food» a due passi dal muro di cinta degli scavi archeologici più celebrati nel mondo. «No, non sono perlesso conferma l'amministratore del santuario - perché dovrei esserlo? Credo che la presenza di un McDonald's sia un servizio in più offerto ai turisti che affollano Pompei. E se qualcuno ha da ridire, può sempre tenersi alla alla larga dal locale». Cominciano invece a far sentire la loro voce gli ambientalisti napoletani. Guido Donatone, massimo rappresentante id Italia Nostra, cade dalle nuvole: «Un fast food a Pompei? Non ne sapevo niente. Che ne penso? Tutto il male possibile: ci siamo battuti perché McDonald's non riuscisse ad aprire davanti al teatro San Carlo, figuriamoci se possiamo accettare un simile obbrobrio a 100 metri dall'in- grosso degli scavi archeologici. No, non credo che il turista affascinato dalle testimonianze della storia antica possa essere interessato ad un fast food». «Obbrobrio? Che brutta parola. No, McDonald's a Pompei non costituisce affatto un attentato all'integrità e alla suggestione dei luoghi circostanti». Parola di Giancarlo Scognamiglio, uno dei tre soci dello studio «Architetti Associati», autore del progetto. E' lo stesso che alcuni mesi fa realizzò a Napoli un mastodontico locale per conto del magnate del cheese burger. «Abbiamo agito nel pieno rispetto dell'architettura tipica della città distrutta dal Vesuvio nel 79 A.C, e abbiamo usato impianti tecnologici modernissimi che riducono al minimo problemi tipici delle sale pubbliche, come il rumore». Tocca all'architetto Scognamiglio descrivere nei dettagli il locale «realizzato nel pieno rispetto della storia e della tradizione dei luoghi»: «I colori dominanti sono tre: il giallo delle pareti della sala, l'azzurro del soffitto e il rosso delle colonne e degli ornamenti. Il pavimento è in pietra lavica, mentre i ripiani dei tavolini sono breccia itàlica. Sì, abbiamo voluto rievocare l'architettura del classico tempio romano». Fulvio Mikme Il 27 giugno patatine frìtte e cheese burger di McDonald's arriveranno a Pompei

Persone citate: Cangiani, Donatone, Fulvio Mikme, Giancarlo Scognamiglio, Scognamiglio

Luoghi citati: Italia, Napoli, Pompei