Bologna dà un passaggio ai cittadini

Bologna dà un passaggio ai cittadini Nasce il club degli autostoppisti intelligenti per girare nelle vie del centro storico Bologna dà un passaggio ai cittadini Un canguro verde sulle vetture «disponibili» Gianni Cavina nello spot voluto dal Comune BOLOGNA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE In autostop per le vie del centro storico. Per tutti gli automobilisti che si sentono schiavi dell'auto e sono stanchi di affrontare il calvario quotidiano della ricerca di un parcheggio, delle code interminabili e del vigile in agguato è in arrivo l'Autostop Club, il club degli autostoppisti intelligenti. La proposta è del Comune di Bologna che dopo la campagna contro il fumo ha deciso di puntare ancora una volta sul senso civico dei propri cittadini per sensibilizzarli ad un uso limitato dell'automobile. L'iscrizione al club impegna a seguire alcune regole di cortesia verso quanti chiedono un passaggio e di disponibilità a percorrere il meno possibile le cinquanta strade più inquinate di Bologna. Segni di riconoscimento per tutti gli aspiranti soci, un sorridente canguro verde, riprodotto su un adesivo da esporre sul parabrezza dell'auto privata disponibile a trasformarsi in «auto pubblica» e una stop-card per chi chiede un passaggio al collega o al vicino di casa da esibire al posto del classico pollice teso. L'esperimento - il primo in Europa di utilizzo di una card per promuovere l'uso plurimo dell'automobile - fa parte del progetto di autotutela della salute lanciato dall'assessorato alla Sanità del Comune e approvato dall'Oms. Per garantirne il successo, il Comune di Bologna ha chiesto e ottenuto la collaborazione dell'Aci, dell'Usi 27, dell'Arci, dell'Uisp e del gruppo ambiente «La Farfalla». L'iniziativa è sostenuta anche dal Resto del Carlino, il quotidiano della città, che oggi distribuirà a tutti i lettori l'adesivo e una piccola guida alle cinquanta vie più inquinate di Bologna. Grande sostenitore del progetto, anche l'ispettore Sarti Antonio, il personaggio inventato dallo scrittore di gialli Loriano Macchiavelli e interpretato dall'attore bolognese Gian¬ ni Cavina, testimonial dello spot televisivo. Dice Cavina: «Credo in questa iniziativa e nella possibilità di di realizzarla a Bologna perché è ima città colta e intelligente. Qui non siamo a Roma, rinvito a rispettare di più se stessi e gli altri non cadrà nel vuoto». Parola di ispettore, che nello spot si affida al passaggio di un automobilista socio dell'Autostop Club per acciuffare il solito scippatore. Apripista del club degli autostoppisti intelligenti saranno i dipendenti dell'Usi 27, ai quali l'esperimento verrà proposto subito dopo l'estate. Sarà sufficiente l'invito alla cortesia contro l'assenza di piste ciclabili e i ritardi nell'attuazione del piano di chiusura al traffico del centro storico? «Da questa iniziativa nessuno si aspetta miracoli», risponde serafico il sindaco pidiessino Renzo Imbeni, che da circa un mese ha assunto la delega al traffico, lasciata polemicamente dall'assessore socialdemocratico Angelo Scavone. Aggiunge Imbeni: «L'iniziativa può portare quei benefici che tante ordinanze coercitive non hanno prodotto. Spesso proibire non serve o è dannoso. Meglio allora educare, cercando di modificare le abitudini dei cittadini». Le richiesta non sono poi così impraticabili, fa notare il sindacò. Ai bolognesi si chiede di incentivare l'uso plurimo dell'auto e di andare in ufficio o a scuola in bicicletta almeno due volte la settimana. Due «fioretti» per rendere l'aria della città più respirabile. Marisa Ostolani L'attore Gianni Cavina, alias l'ispettore Sarti Antonio

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