«Rovinata dal mago della fertilità» di F. Mil.

«Rovinata dal mago della fertilità» Napoli, il ginecologo Raffaele Magli replica: è una complicazione superabile «Rovinata dal mago della fertilità» Una giovane accusa: sono sterile per colpa sua NAPOLI. Rischia grossi guai Raffaele Magli, il ginecologo napoletano noto in Italia per le sue discusse pratiche di ovodonazione su pazienti che hanno superato i sessanta anni di età. Una donna di 22 anni, Daniela Ciotola, lo accusa di averla resa sterile durante un intervento di fecondazione artificiale sbagliato. La denuncia è stata presentata giovedì scorso alla procura circondariale dall'avvocato Meno Dell'Orfano, e ha provocato l'apertura di un'inchiesta. Il medico si difende con decisione: «Non ho arrecato alcun danno a quella donna - dice -. La signora è semplicemente incorsa in una piccola complicazione che è piuttosto frequente nei casi di inseminazione artificiale, ma che presto sarà superata». Daniela sostiene di avere vissuto un incubo lungo due mesi. Sposata da quattro anni, era nell'impossibilità di avere figli. La diagnosi dei medici fu precisa: «Suo marito ha gli spermatozoi dalla vita breve, non è in grado di fecondare l'ovulo». Fu così che la coppia decise di rivolgersi a Raffaele Magli, un «mago» nel campo della fecondazione artificiale, in grado di fare assaporare le gioie della maternità perfino alle sessantenni. La paziente sostiene di aver sborsato fior di quattrini in cambio di una terapia dagli effetti disastrosi. Ad aprile, l'intervento, eseguito dal dottor Magli nel suo ambulatorio: l'operazione consisteva nel prelievo di circa venti ovociti, che sarebbero stati uniti con il liquido seminale del marito prima dell'inseminazione artificiale. «Cominciai ad avvertire dolori all'addome dopo il primo intervento - ha spiegato Daniela nell'esposto alla magistratura -. Le fitte aumentarono alla seconda operazione». La paziente sostiene che Magli la rassicurò, prescrivendole degli antidolorifici. Ma con il passare dei giorni la situazione precipitò: il corpo di Daniela cominciò a gonfiarsi, fino a sembrare quello di una donna incinta all'ottavo mese. Lei, terrorizzata, tornò dal ginecologo, ma ebbe ancora una volta risposte tranquillizzanti. Alla fine di aprile, Daniela fu costretta ad andare in ospedale. Fu ricoverata infine al Cardarelli, nel reparto ginecologico del quale è primario, ironia della sorte, il padre di Raffaele Magli, Guglielmo. La giovane lasciò il reparto il 7 maggio, non prima che i medici le dessero una notizia terribile: «Lei è diventata sterile». Ma Raffaele Magli sembra cadere dalle nuvole: «La paziente spiega - è rimasta vittima di una iperstùnolazione ovarica, un fenomeno che si verifica nel cinque per cento delle donne sottoposte all'inseminazione artificiale, e che non pregiudica la fecondità», [f. mil.]

Persone citate: Cardarelli, Daniela Ciotola, Magli, Raffaele Magli

Luoghi citati: Italia, Napoli