Era l'ultimo abitante L'hanno massacrato di N. Sa.
Era l'ultimo abitante L'hanno massacratoIl giallo in un piccolo paese siciliano Era l'ultimo abitante L'hanno massacrato SIRACUSA. Mani e piedi legati ad una corda. E' stato ucciso così, con la tecnica che i mafiosi chiamano «incaprettamento», l'ultimo abitante di Marina di Meliìli, una piccola frazione balneare «cancellata» per far posto agli insediamenti industriali. Salvatore Gurreri, 84 anni, pensionato, per anni aveva lottato contro chi voleva fare di quella zona un paesaggio da «The day after». I killer lo hanno sorpreso da solo in casa. Lo hanno stordito con un colpo alla testa e poi legato mani e piedi ad una cordicella. Il vecchio è morto per autostrangolamento. Nessuno si è accorto di niente. Chi poteva, del resto? In quella casa a due passi dal mare e dalle ciminiere delle industrie petrolchimiche, Gurreri viveva da anni ormai da solo assieme alla convivente, Ercolina Mori, nipote del «prefetto di ferro» mandato in Sicilia ai tempi del fascismo per combattere la mafia. La donna si trova ricoverata a Milano per alcune cure. E' stata lei ad avvisare la polizia insospettita per non avere ricevuto alcuna risposta alle sue continue telefonate. Secondo gli accertamenti medico-legali Salvatore Gurreri sarebbe morto tra sabato e domenica. Gli agenti che hanno ispezionato l'abitazione solitaria hanno trovato tutto sottosopra. Ogni cassetto è stato rovistato alla ricerca di denaro e gioielli. Tutto confermerebbe l'ipotesi di una rapina. Due particolari però non quadrano in questo misterioso omicidio. Primo: la tecnica. Che bisogno c'è di uccidere «incaprettato» come il più infame dei mafiosi un vecchio inerme di 84 anni? Secondo: la mancanza di segni di forzatura nel cancello e nella porta d'ingresso. E' probabile quindi che 1 anziano pensionato conoscesse i suoi aggressori. Salvatore Gurreri era molto conosciuto nel Siracusano. La sua testardaggine, il suo fermo «no» ad ogni processo di desertificazione industriale della zona lo avevano fatto diventare suo malgrado un eroe solitario. «Da qui me ne andrò solo se mi ammazzano», ripeteva con un pizzico di tragica ironia. [n. sa.]
Persone citate: Salvatore Gurreri
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