E' il bisturi l'elisir di giovinezza di Franco Giliberto
E' il bisturi l'elisir di giovinezza Riuniti a Lugano medici e estetiste, gli interventi per cancellare le rughe presentati con filmati-choc E' il bisturi l'elisir di giovinezza Sempre di più gli uomini che si rivolgono al chirurgo LUGANO DAL NOSTRO INVIATO «Facciamo massaggi, ma senza sottintesi. Da noi non si eseguono manipolazioni erotiche. Siamo estetiste, basta ai porno-annunci». A suon di denunce verbali giustamente sdegnate, le estestiste italiane «doc» un paio di mesi fa hanno dichiarato guerra alle massaggiatrici fasulle, quelle che sbandierano l'etichetta delle cure di bellezza «ma fanno invece il mestiere più antico del mondo». A Milano si è costituito il Cde, Comitato difesa estetiste, presieduto da Nennella Santelli che dice: «Siamo decise a denunciare alla magistratura i falsi centri di bellezza. E ricorreremo al giurì per la pubblicità, in modo che cessi una volta per tutte lo scandalo». Ma è il solo modo, questo, per tutelare l'immagine pubblica delle circa trentamila estetiste che in Italia gestiscono quasi diecimila saloni di bellezza? Un altro modo sta nell'impegno professionale e nei periodici congressi specialistici, sostengono le addette ai lavori. Se n'è avuta dimostrazione a Lugano, dove un foltissimo gruppo di operatrici - italiane, svizzere, austriache - ha partecipato sabato e ieri al primo convegno elvetico di estetica applicata. L'organizzatrice Nennella Santelli dirige l'edizione italiana della rivista «Les Nouvelles estétiques»: una sorta di indispensabile vademecum d'aggiornamento periodico per chi lavora nel settore. Si calcola che in Italia almeno una donna su cinque (tra i 18 e i 70 anni) frequenti i saloni di bellezza con discreta costanza, mentre gli uomini vi si rivolgono in minore misura: uno ogni venti, per adesso. Al congresso di Lugano hanno tenuto relazioni anche chirurghi plastici e docenti universitari di marketing. Ma la maggior parte degli oratori ha presentato dimostrazioni pratiche sotto forma di filmati: dalle originali metodiche di massaggio anti-invecchiamento con ditali di caucciù lungo le linee del tracciato di Langer, ossia nei punti chiave di tensione muscolare, alle più op¬ portune cure estetiche in gravidanza, alle tecniche di linfodrenaggio manuale dopo interventi di chirurgia estetica e vascolare. Abbastanza crude, almeno quanto certe riprese di cruenti interventi chirurgici a scopo terapeutico, le immagini di spianamento delle rughe frontali attraverso una specie di scalpo, ovvero di sollevamento dalla nuca dell'intero cuoio capelluto. E altrettanto choccanti i filmati per la riduzione col bisturi delle borse sotto gli occhi, o per l'inserimento di un filo di nylon, con un ago, tutto lungo il contorno delle labbra, per sottolinearne il rilievo periferico. Ma ogni esperienza del genere, come il riempimento delle rughe con collagene o silicone, era mostrata a scopo didattico. Grande spazio il congresso ha dedicato alle tecniche di massaggio e di automassaggio. Un filmato riguardava un signore di 70 anni «il cui viso ne dimostrava 50». Un dirigente d'azienda che intervistato spiegava il suo segreto: «Da più di vent'anni, al mat¬ tino, davanti allo specchio dopo essermi fatto la barba, mi cospargo il volto di una crema idratante e passo le dita con movimenti leggeri sui muscoli facciali, in particolare su quelli che non vengono quasi mai impiegati. Compio 160 piccoli movimenti al giorno, con le dita, sul viso e sul collo. Pochi minuti bastano. E sono sessantamila mini-massaggi all'anno, che mi hanno evitato la comparsa delle zampe d'oca sulla faccia, o il collo del tacchino». Si può fare da soli, ma è meglio andare dall'estetista, consiglia Nennella Santelli. «Anche i maschi cominciano a convincersene. Come quei tre presentati al congresso in un mio film: Antonio, 21 anni, dalla pelle impura con residui cicatriziali di acne polimorfa già risolta; Antonio, 37 anni, rovinato dalla lampada abbronzante; Mauro, 53 anni, dalla pelle couperosica e sottile, che non si è spaventato nemmeno al consiglio di adoperare un leggero fondo-tinta». Franco Giliberto
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