E' ancora allarme per Urbino

E' ancora allarme per Urbino Mura a rischio E' ancora allarme per Urbino URBINO. Un fronte lungo 200 metri della cinta muraria di Urbino «presenta ora un rigonfiamento verso il basso e potrebbe crollare da un momento all'altro», dice il sindaco, il sen. Giorgio Londei. Sarebbe così il secondo cedimento delle mura della «città gioiello» marchigiana, dopo il tratto di dieci metri, nella centrale via Matteotti a 200 metri dai torricini del Palazzo Ducale, che si è sgretolato mercoledì scorso. Il pidiessino Londei, che riferisce di aver «già segnalato il vasto punto a forte rischio», in via Delle Mura, al direttore del ministero dei Beni Culturali, Francesco Sisinni, definisce la situazione di degrado «estremamente grave». «L'unico stanziamento finora sicuro sono i 50 milioni di lire della Soprintendenza ai monumenti delle Marche, con i quali si apre il cantiere» dice Londei e aggiunge: «Sarebbe necessario un provvedimento da parte del governo di almeno 40 miliardi». Il sindaco di Urbino respinge, inoltre, con fermezza le dichiarazioni rilasciate ad alcuni quotidiani dal sottosegretaro ai Beni Culturali Luigi Covatta, secondo cui nessuna richiesta di finanziamento è stata formulata né da parte del Comune, né dalla Regione, né dalla Soprintendenza di Ancona. «Covatta mente o è perlomeno disattento», replica Londei che ricon-ferma invece i ripetuti allarmi lanciati, il primo dei quali nell' '89. [Ansa]

Persone citate: Covatta, Francesco Sisinni, Giorgio Londei, Londei, Luigi Covatta

Luoghi citati: Ancona, Marche, Urbino