Carnevale di F. Poi.

Carnevale Carnevale «A miglioristi e pri, più soldi» MILANO.«Nel consiglio comunale milanese le attività della Metropolitana venivano controllate in modo morbido. I vari partiti interessati alla vicenda si consideravano soddisfatti per come andavano le cose». Luigi Carnevale, vicepresidente della Metropolitanna milanese prima per il pei poi per il pds, non racconta solo di tangenti e di mazzette. Dal verbale davanti ai giudici, nell'interrogatorio in carcere del 18 maggio, emergono anche le pretese di chi incassava poco. Ecco il suo racconto. «Quando, alla metà del '90, sostituii Soave nella funzione di referente per conto del pei per la spartizione delle tangenti della Min, fui avvicinato dall'onorevole Cervetti, perfettamente a conoscenza della situazione, che mi disse che avrebbe gradito ricevere una quota di detto danaro a favore dell'ala riformista-migliorista. Detta area era osteggiata dal potere centrale facente capo ad Occhetto e quindi aveva difficoltà di finanziamenti diretti da parte del partito. Presi atto. Ogni volta che avevo del danaro da consegnare al pei ne davo due terzi al segretario cittadino Cappellini e un terzo all'onorevole Cervetti. In più occasioni, complessivamente, ho dato 1 miliardo e 400 milioni a Cappellini e circa 700 milioni di lire al Cervetti». Non erano solo i miglioristi a volere più soldi. Anche i repubblicani si lamentavano. Carnevale lo dice esplicitamente, nello stesso interrogatorio. «In quanto alla ripartizione delle somme Proda, d'accordo con me, tratteneva una parte da destinare al pri. A dire di Proda veniva materialmente percepito dall'onorevole Del Pennino o dal suo factotum Giacomo Properzj. Io a loro non ho mai versato materialmente denaro. Ho avuto riscontro sia per la decurtazione avuta sulla somma spettante al mio partito sia perché Proda mi riferiva di talune rimostranze che venivano da Del Pennino e anche di più Properzj, i quali si lamentavano perché il pri, pur essendo stato inserito in modo stabile nel sistema di ripartizione, non era remunerato in modo adeguato». Proteste sì, ma senza interrompere il flusso di danaro. Racconta ancora Carnevale: «Ulteriore riscontro, a quanto; mi risulta, alla effettiva perce-i zione delle somme da parte degli esponenti del pri era il fatto che il rappresentante di tale partito (dapprima tale Benedetti e successivamente Fabio Semenza) non creavano noie all'interno del consiglio d'amministrazione della Mm». [f. poi.]

Luoghi citati: Milano, Soave