Quando la grande danza è all'insegna dell'Europa di Sergio Trombetta

Quando la grande danza è all'insegna dell'Europa Da questa sera al Rignon si esibiscono nove compagnie Quando la grande danza è all'insegna dell'Europa Una compagnia svizzera, poi una inglese, poi una tedesca. TorinoDanza è così: apre all'insegna dell'Europa. Giunto alla sesta edizione il festival di danza torinese prende il via stasera al parco Rignon e ci resta sino al 15 luglio presentando 9 compagnie. Si parte dunque, stasera, con il Ballet du Grand Théétre de Genève: in programma «Perpetuimi», uno spettacolo costruito sulla musica di Johann Strauss e dei Tractor's Revenge e tutto firmato da Ohad Nanarin, coreografo israeliano di grande interesse, poco noto da noi. Ancora danza contemporanea, subito dopo (il 18 e 19) con il London Contemporary Dance Theatre che presenta coreografie «made in Usa» di Arnie Zane e Dan Wagoner e ancora israeliane di Liat Dror e Nir Ben Gal. Serata da grandi occasioni quella del 23 giugno: debutta infatti il Balletto di Amburgo che mancava da Torino da anni. In programma «Requiem», cioè la stranota musica di Mozart messa in danza da John Neumeier, coreografo romantico e visionario. Dal Belgio, ultima realtà di danza salita alla ribalta, ecco il 26 e 27 la Compagnia Ultima Vez di Wim Vandekeybus. Maguy Marin è uno dei nomi più grandi della nuova danza francese. Ma a Torino si è vista poco. E soprattutto non si è mai visto il suo capolavoro «May B.», balletto di undici anni fa dedicato alla vecchiaia è alla decadenza fìsica. Giusto quindi invitarla il 29 e 30 giugno. Ogni anno TorinoDanza apre una finestra sull'Est europeo. Quest'anno, il 2 e 3 luglio, è ila volta del Balletto del Teatro Nazionale di Praga che porta una bella versione, firmata dall'ungherese Laszlo Seregi, di '«Sylvia» balletto secondo ottocento di Délibes, più noto per lè musiche di Coppella. E l'Italia? E' rappresentata, (6, 7 luglio) da Maggio Danza, la compagnia del Comunale di Firenze che porta «Happy Birthday Rossini» il poco rispettoso omaggio al pesarese firmato da KaroTe Armitage che tanto scalpore ha suscitato al suo debutto al Teatro della Pergola. Non era mai stato a Torino, Jean-Claude Callotta. Nome di punta della coreografia francese degli Anni 80, arriva alla grande, il 10 e 11 luglio, con «La Legende de Don Juan» appena presentata all'Expo di Siviglia. Si chiude (14 e 15) con un titolo di sicuro interesse «L'ultima cena nella capanna dello zio Tom». Cioè la nuova danza americana che riscopre la politica e l'impegno sociale. Arriva con la Bill T. Jones/Arnie Zane & Co. Spettacolo dal forte impatto emotivo, «L'ultima cena alla capanna dello zio Tom» arriva in Italia grazie alla collaborazione fra il Festival di Spoleto e TorinoDanza e mescola ballo, musica, canto e parola. Sergio Trombetta Una coreografia dell'Hamburg Ballet protagonista a «TorinoDanza»