Impreparati alla crisi di Lamberti
Impreparati alla crisi di Lamberti NUOTO Nel Sette Colli due record italiani, ma fa discutere il clamoroso tonfo del bresciano Impreparati alla crisi di Lamberti Non ha reagito psicologicamente a due influenze Per Barcellona gli resta solo lo spiraglio sui 100 ROMA DAL NOSTRO INVIATO Nella seconda giornata del trofeo Sette Colli, una sorta di trials per il nuoto italiano in vista delle Olimpiadi, sono stati ritoccati due primati nazionali e altri tre azzurri hanno ottenuto il visto per Barcellona. I promossi sono Postiglione (2'16"45" nei 200 rana), la Dalla Valle (2"31"62 nella stessa specialità) e la Vigarani (2'13"76 nei 200 dorso). Quest'ultima ha anche ritoccato il suo record italiano (era 2' 14" 11 ), al pari della Tocchimi (già qualificata) che nei 200 farfalla si è migliorata di un decimo (2'13"61 contro 2'13"71). Anche ieri, tuttavia, si è parlato soprattutto di Lamberti, presentatosi in borghese dopo aver dato forfait nei 400 si e oggetto nel pomeriggio di una conferenza stampa organizzata per chiarire le cause del crollo. Il vicepresidente federale Barelli, il et Frandi e il responsabile tecnico Castagnetta unitamente al medico Bonifazi, hanno ribadito che il problema dell'ex numero 1 azzurro è di ordine psicologico e, di riflesso, anche fisico: una sorta di blocco mentale - non raro in lui prima dei grandi appuntamenti - che gli avrebbe impedito di allenarsi adeguatamente, determinando la sconcertante prestazione sui 200 si. «A Barcellona - hanno detto Barelli e Frandi - Lamberti farà la gara individuale dei 200 soltanto se in questo mese dimostrerà di camminare sull'acqua, un miracolo molto improbabile. In questo momento è virtualmente escluso anche dalla staffetta». Ma le cause del suo tonfo? «Per Lamberti - è intervenuto Castagnetti - erano stati programmati due picchi di rendimento: uno per fare il record mondiale dei 200 in vasca corta nella World Cup di gennaio a Milano, l'altro per ottenere il limite olimpico agli Assoluti primaverili di Firenze in marzo. In entrambi i casi, però, Giorgio è stato colpito dall'influenza, compromettendo quindi le fasi più delicate della preparazione. Lui, poi, non ha saputo riprendersi mentalmente, abbattendo- si invece di reagire». Lamberti non pare dunque avere possibilità di disputare una gara individuale alle Olimpiadi, ma secondo un'ipotesi per ora ufficiosa potrebbe tentare la carta dei 100 si, distanza nella quale è primatista italiano e ha conquistato l'oro europeo a Bonn '89, il bronzo ai Mondiali di Perth '91 e ai campionati continentali di Atene. Ci sarebbero almeno due buoni motivi per giustificare tale scelta: la prepa- razione per i 100 risulta meno complessa (quindi potrebbero bastare i 40 giorni che mancano ai Giochi), inoltre Lamberti non rischierebbe di togliere il posto a nessun altro azzurro, come invece avverrebbe se fosse schierato nei 200 si dove si sono qualificati Trevisan e Gleria (e hanno fatto meglio di lui anche Mini, Siciliano e Zorzan). Ma resta un dubbio: perché nessuno nel clan azzurro in questi mesi ha segnalato le precarie condizioni di Lamberti, aspettando il clamoroso tonfo al Sette Colli? Questa vicenda non era già ipotizzabile (e quindi magari evitabile) ai campionati assoluti indoor di Firenze, quando Lamberti disputò soltanto i 400 e beccò 7" da Trevisan? Perché si è taciuta una crisi latente ora non più rimediabile, che finisce per favorire insinuazioni anche ingenerose sul conto di un campione come Lamberti? Oggi il Sette Colli si conclude con i 100 si, 100 rana, 200 misti, 800 si (donne), 1500 si (uomini). Giorgio Vi berti La ranista Manuela Dalla Valle ha ottenuto il tempo per i Giochi
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