L'acqua c'è, i soldi no di Enzo Bacarani

L'acqua c'è, i soldi no i consorzi di bonifica chiedono finanziamenti più incisivi L'acqua c'è, i soldi no Al Sud la siccità fa ancora paura TREVISO. La grande sete è un'ombra lontana, ma è vietato lasciarsi andare al facile ottimismo. Le rilevazioni dell'Associazione Nazionale Bonifiche (che raggruppa i consorzi di bonifica, di miglioramento fondiario e d'irrigazione) prevedono infatti disponibilità sufficienti a coprire le esigenze irrigue della stagione estiva. «Ma i dati raccolti osserva l'avvocato Annamaria Martuccelli, direttore generale dell'Anbi - vanno esaminati con prudenza. Intanto perché le disponibilità non sono uniformemente distribuite, basti pensare alle situazioni di carenza in Lucania e in Sicilia, e poi perché il problema si ripropone, seppure con drammaticità ed evidenza diverse, ogni anno». A questo punto l'Anbi lancia un allarme «affinché il problema venga risolto alla radice attraverso adeguati finanziamenti che consentano ai consorzi di bonifica, principali gestori dell'irrigazione in Italia, di realizzare il patrimonio di progetti di cui dispongono». Si ripropone dunque il solito problema della scarsità di fondi. Le disponibilità finanziarie, infatti «sono ben poca cosa - afferma Martuccelli rispetto al fabbisogno». E snocciola i dati: 111 miliardi per il '91 e 110 per il '92 che permetteranno al ministero dell'Agricoltura interventi per il completamento di alcuni sistemi irrigui di rilevanza nazionale. Questi problemi sono stati trattati al convegno svoltosi a San Dona di Piave la scorsa settimana e organizzato dall'Anbi. Si è parlato anche della legge sulla difesa del suolo. «Una legge che - spiega ancora il Direttore dell'Anbi - procede a passi lentissimi rispetto ai fabbisogni e le Regioni mostrano scarsa sensibilità per le opere di bonifica e irrigazione». Una legge che avrebbe dovuto aiutare e collegare fra loro i vari istituti, enti, consorzi, Regioni, per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di un assetto territoriale, di un riequilibrio idraulico, di tutela e risanamento delle acque. Azioni fondamentali per garantire una disponibilità idrica sufficiente. Ma anche in questo caso ai buoni propositi non sono seguite le azioni. La domanda complessiva di finanziamento inoltrata al ministero dei Lavori pubblici ha superato i 47 mila miliardi. Ma la disponibilità di fondi rispetto a questa domanda è minima: 200 miliardi stanziati nel '92 e 350 miliardi per il '93. Un ultimo dato riguarda i consorzi di bonifica, che hanno prospettato l'esigenza di 547 interventi, con un impegno finanziario di 5800 miliardi, ma di questi solo 37 potranno essere realizzati per 135 miliardi. Siamo dunque lontani da una programmazione delle risorse idriche in grado di affrontare periodi di siccità e quest'anno, dopo un lungo periodo asciutto, è arrivata la pioggia a risolvere, parzialmente, il problema. L'emergenza-siccità in sostanza si è attenuata e ciò ha comportato un rallentamento dell'interesse per i problemi delle acque, ma i nodi fondamentali da risolvere rimangono due: approvvigionamento e gestione. L'Anbi a questo proposito una «idonea politica di invasi» e quanto alla gestione «la conoscenza per ciascun bacino di utenza dell'entità delle risorse utilizzabili e disponibili». Le Regioni. U loro ruolo ultimamente ha assunto sempre più importanza e ormai quasi tutte si sono dotate di una disciplina della bonifica. Quelle ancora prive di regolamentazione in questo settore sono Piemonte e Sicilia, mentre il Veneto ha ampliato il ruolo dei consorzi di bonifica facendoli partecipare alla formazione dei piani territoriali urbanistici. E il Sud è in miglioramento, lieve. Un notevole incremento di disponibilità delle risorse si registra nei serbatoi della Sardegna, mentre rimane insufficiente la disponibilità in Sicilia e in Lucania. Al Centro e al Nord - sempre secondo i dati forniti dall'Anbi - dopo un inverno allarmante la situazione sta tornando alla normalità. Enzo Bacarani DISPONIBILITÀ' DI ACQUA IRRIGUA DA FALDA Jk RIPARTIZIONE IN %

Persone citate: Annamaria Martuccelli

Luoghi citati: Italia, Lucania, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Treviso, Veneto