Bozano può tornare a lavorare

Bozano può tornare a lavorare Scarcerato Bozano può tornare a lavorare PORTO AZZURRO. Per Lorenzo Bozano, l'uomo condannato all'ergastolo per il sequestro e l'uccisione della tredicenne genovose Milena Sutter, avvenuti nel 1971, è durata solo 48 ore la paura di non poter più uscire dal carcere di Porto Azzurro in virtù dell'applicazione del «superdecreto» varato per combattere la criminalità. Da ieri mattina infatti, Bozano è tornato al lavoro dopo che il sostituto procuratore di Livorno Cardi e il giudice di sorveglianza Fiorillo hanno accertato che nei suoi confronti non esistevano i presupposti per la revoca dei benefici previsti dalla legge Gozzini, che gli erano stati sospesi giovedì. Bozano, che le cronache giudiziarie degli Anni Settanta avevano ribattezzato «il biondino della spider rossa», stamani è di nuovo uscito dal carcere e ha ripreso regolarmente a lavorare nell'ufficio della commissione beni ambientali dell'isola d'Elba, dove da circa un anno è impiegato. La sospensione dei benefici aveva interessato undici detenuti del carcere di Porto Azzurro, ma per nove di essi il provvedimento è stato subito revocato. Solo Pasquale Campitiello e Giovanni Cageggi, entrambi di Pagani (Salerno), esponenti della Nuova camorra organizzata, e considerati particolarmente «a rischio», rimarranno in carcere. [Ansa]

Persone citate: Bozano, Fiorillo, Giovanni Cageggi, Gozzini, Lorenzo Bozano, Milena Sutter

Luoghi citati: Livorno, Porto Azzurro, Salerno