L'Alto Adige autonomo C'è il sì anche di Vienna

L'Alto Adige autonomo C'è il sì anche di Vienna Cala il sipario sulla vertenza aperta nel I960 L'Alto Adige autonomo C'è il sì anche di Vienna BOLZANO. Con la consegna della dichiarazione liberatoria da parte austriaca, avvenuta ieri a Vienna, è calato in pratica il sipario sulla trentennale disputa fra Italia ed Austria sull'Alto Adige, disputa aperta nel 1960 all'Onu dall'allora ministro degli Esteri austriaco Bruno Kreisky. Con la consegna del documento Vienna riconosce l'adempimento da parte italiana dello statuto di autonomia per l'Alto Adige. In data ancora da fissare, forse la prossima settimana, Roma e Vienna invieranno alle Nazioni Unite la notifica sulla composizione della vertenza internazionale. Il testo sulla dichiarazione liberatoria era già stato fissato nel 1969 a Copenaghen, in occasione del varo del calendario operativo sul pacchetto fra gli allora ministri degli Esteri Aido Moro e Kurt Waldheim. In questi ultimi tempi è stato integrato con il riferimento alla nota diplomatica italiana del 22 aprile che si riallacciava al Trattato di Parigi del 1946 e che conferiva al pacchetto una garanzia internazionale. Il pacchetto altoatesino è l'insieme di 137 misure per la tutela della popolazione di lingua tedesca e ladina e per l'autonomia della provincia di Bolzano. Gran parte di queste misure hanno modificato lo statuto di autonomia regionale del 1948, che fu contestato dalla svp in quanto vedeva limitati gli ambiti di autogoverno. Altre applicavano lo statuto stesso oppure erano costituite da leggi e decreti amministrativi. L'autonomia speciale è ora prerogativa delle due province di Bolzano e Trento e della Regione, con spazi ampi di intervento soprattutto per le prime. Per Bolzano le norme più significative riguardano il diritto alle scuole in lingua madre, il bilinguismo nei servizi pubblici, la proporzionale etnica che riserva pubblico impiego e interventi sociali, ad esempio per la casa, ai diversi gruppi, anche secondo la loro consistenza accertata dal censimento. Il «pacchetto» fu concordato dopo lunghe trattative e approvato, a stretta maggioranza, dalla svp in un congresso del 1969 guidato da Silvius Magnago che ne è considerato il padre. Nel 1972 fu varato il nuovo statuto autonomistico. Entro due anni da quella data il pacchetto doveva venire attuato ma tutto si è trascinato sino a quest'anno. La Provincia di Bolzano, con le nuove competenze, ha un bilancio annuale di circa 4000 miliardi per poco meno di 500 mila abitanti. [Ansa-Agi)

Persone citate: Aido Moro, Bruno Kreisky, Kurt Waldheim, Silvius Magnago