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Firenze, 10 sotto inchiesta Firenze, 10 sotto inchiesta Coinvolto il vice-sindaco de nelVindagine sul piano-casa FIRENZE. La magistratura fiorentina ha inviato una decina di comunicazioni giudiziarie sul nuovo piano casa municipale e ha disposto perquisizioni in aziende e abitazioni private. Il personaggio più noto coinvolto nella vicenda è il vicesindaco de Gianni Conti. li reato ipotizzato è quello di corruzione. Gianni Conti è dipendente in aspettativa della Bartolomei e Manetti, una delle società proprietarie di alcune aree inserite nel Piano di edilizia economica e popolare. Le indagini dei sostituti procuratori Alessandro Crini e Paolo Canessa si sono concretizzate nella notte fra martedì e mercoledì quando agenti di polizia giudiziaria hanno perquisito la casa del vicesindaco, di alcuni imprenditori e gli uffici della Fus-e del Consef, il consorzio edilizio fiorentino aderente all'Arcat, l'Associazione regionale delle cooperative di costruzione della Lega delle cooperative. Ieri, altra documentazione è stata sequestrata negli uffici dell'asses- sorato alla Casa e in quelli dell'Edilizia Privata. L'attenzione dei magistrati si è concentrata sull'area di Mantignano e Ugnano, dove il piano casa prevede la costruzione di 400 nuovi appartamenti (il prowedimento è stato approvato dal Consiglio comunale insieme ad un ordine del giorno che impegna la giunta a ridimensionare l'intervento). Si tratta di una delle ultime zone del territorio comunale dov'è ancora possibile edificare. Ed è proprio sui passaggi di proprietà di queste aree, avvenuti guarda caso poco prima dell'approvazione del piano casa il 16 dicembre 1991, che i magistrati vogliono fare chiarezza. E' in quel periodo che la gran parte dei terreni, quasi tutti coltivati da piccoli agricoltori, è stata acquistata a 20 mila lire il metro quadro da alcune società. Queste li hanno rivenduti, dopo l'approvazione del piano che indicava le aree come edificatili, a 200 mila lire il metro quadro. Fra gli acquirenti alcune cooperative, [f. m.]