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«Roma, liberati dalla mafia» Strasburgo commemora Falcone e progetta la nascita di un Fbi comunitario «Roma, liberati dalla mafia» Europarlamento: troppi politici compromessi BRUXELLES. «L'Italia si liberi dalla mafia». L'invito arriva dall'Europarlamento riunito ieri a Strasburgo. Un invito che è anche un'accusa. Per la Cee «i politici compromessi con i clan sono tanti, troppi». La risoluzione votata ieri dal Parlamento europeo, dopo aver riconosciuto che la criminalità organizzata «è un fenomeno internazionale» e che come tale essa va combattuta, chiede all'Italia di «mettere fine alla sfida di quel potere». La risoluzione varata è frutto di un compromesso in cui sono confluiti cinque o sei progetti presentati dai vari gruppi. Soltanto su due punti, votati separatamente, è mancata l'unanimità, di forma o di sostanza. Il primo riguarda le collusioni politiche, su cui aveva insistito la liberale Elda Pucci, ex sindaco di Palermo: l'Europarlamento, secondo la risoluzione, «deplora i collegamenti e persino le complicità di alcuni uomini politici e di pubblici funzionari». Nel patteggiamento fra gli schieramenti politici i democristiani europei avevano cercato di far togliere questa frase, rite¬ nendola una poco gradita allusione. Ma i liberali, che l'avevano proposta, non solo hanno insistito perché fosse mantenuta, ma hanno anche chiesto il voto per appello nominale, proprio per costringere i de a un gioco scoperto. Così è stato. Anche quella spinosa frase è passata all'unanimità, contro le vere intenzioni di numerosi europarlamentari. L'Europarlamento ha anche votato l'istituzione del nuovo corpo di polizia con una risoluzione passata all'unanimità: 230 favorevoli e soltanto due astensioni. Ai governi dei Dodici si chiedono «norme legislative comunitarie per l'istituzione di un corpo di polizia della Comunità». E il vicepresidente della Commissione . Cee, l'olandese Frans Andriessen, ha subito raccolto il suggerimento: «Quella deU'europolizia è un'ottima idea, ma occorre un approccio coordinato». Molto probabilmente l'argomento sarà discusso già domani, a Lisbona, tra i ministri degli Interni e della Giustizia. Fabio Galvano A PAGINA 11 Umberto Bossi